Passa ai contenuti principali

Traffico illecito di sostanze stupefacenti

 

Traffico illecito di sostanze stupefacenti - 12 misure cautelari personali e sequestri di beni

Bari, 13 luglio 2022
Traffico illecito di sostanze stupefacenti - 12 misure cautelari personali e sequestri di beni

Comando Provinciale Bari

Dalle prime luci dell’alba, oltre 60 Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno dando esecuzione in Puglia, Basilicata e Sicilia a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali - emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale barese, su richiesta della locale Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale Antimafia - con cui sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) a carico di 12 soggetti (di cui 3 in carcere e 9 agli arresti domiciliari), nonché a un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 200 mila euro. Complessivamente sono 44 le persone indagate, a vario titolo, per le ipotesi di reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, favoreggiamento reale e trasferimento fraudolento di valori, di cui 12 destinatarie di misura cautelare secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa).

L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine - svolta attraverso l’incrocio dei dati risultanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dai tabulati telefonici, dalle registrazioni video, dalle georeferenziazioni satellitari GPS, nonché dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento - che avrebbe consentito di disvelare l’esistenza di un’associazione criminale finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e cocaina), con sede operativa tra Bari e Turi (BA), e attiva nelle piazze della provincia barese di Putignano, Conversano, Noicattaro, Casamassima, Gioia del Colle e Altamura. Numerosi sono stati i riscontri operativi durante le investigazioni - eseguiti dalle Fiamme gialle baresi - che hanno permesso di sottoporre a sequestro, complessivamente, kg 13 di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, oltre a 1 autoveicolo, con la conseguente denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 8 soggetti, di cui 5 tratti in arresto in flagranza di reato.

Le investigazioni avrebbero consentito di rilevare come i componenti dell’ipotizzata associazione criminale prediligessero intrattenere rapporti con terzi fornitori o clienti delle sostanze stupefacenti, soprattutto attraverso l’uso di utenze dedicate intestate a prestanome o mezzi di comunicazione alternativi. In particolare, i presunti trafficanti - temendo di potere essere intercettati - avrebbero cercato, nel tempo, di ridurre al minimo tale rischio facendo ricorso alle “App” di messaggistica istantanea, quali WhatsApp, Messenger di Facebook e Telegram, spingendosi a utilizzare persino la chat dedicata delle consolle della Playstation, molto diffusa tra le nuove generazioni alle quali, in gran parte, appartengono i sodali del presunto sodalizio criminale oggi disarticolata. Inoltre, dalle attività captative è emerso come gli indagati impiegassero un linguaggio in codice con termini allusivi facendo spesso ricorso a termini quali: “dolci” e “caramelle” per lo stupefacente; “minuti” per indicarne il quantitativo (dove ogni minuto equivaleva a un grammo); “documenti” e “calcolatrice” per fare riferimento, rispettivamente, al denaro e al bilancino di precisione. I luoghi dove veniva nascosto lo stupefacente erano diversi: abitazioni di soggetti incensurati e pertinenze delle stesse, vani ascensore o muretti a secco delle campagne.

In tale contesto è stata rilevata la facilità con cui la presunta compagine delinquenziale reclutava soggetti di giovane età, “abbagliati” dalla promessa di guadagni facili e di fringe benefits come l’uso illimitato di internet, Sky o l’accesso alle sostanze stupefacenti. Sulla base di tali “vantaggi” facili, insospettabili bariste sarebbero diventate esperte nel taglio e nell’occultamento delle dosi; oppure studentesse universitarie avrebbero scalato le posizioni del sodalizio, partendo dal semplice ruolo di corriere, fino a divenire punto di riferimento per gli altri spacciatori; o ancora, uno studente delle scuole superiori sarebbe diventato custode dello stupefacente, mentre un altro giovane, da semplice acquirente, sarebbe arrivato rapidamente a gestire una piazza di spaccio. Oltre alle misure cautelari personali è in corso a carico dei componenti dell’organizzazione criminale anche il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca “per sproporzione” e “per equivalente”, di beni immobili, mobili registrati e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre 200 mila euro.

La presente attività costituisce una chiara testimonianza del costante impegno profuso dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Bari - in sinergia con la locale Procura della Repubblica - anche nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti, a tutela della sicurezza pubblica e della salute soprattutto delle nuove generazioni, nonché nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.