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La Polizia di Stato arresta pregiudicato bolzanino

 

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Alcuni giorni orsono giungeva una chiamata alla Centrale Operativa della Questura, attraverso il numero di emergenza “112 NUE”, per una richiesta d’aiuto da parte di una donna che, disperata ed in lacrime, gridava di essere stata picchiata selvaggiamente e derubata del suo telefono cellulare da parte del suo compagno, e di essersi rifugiata a bordo della sua autovettura per paura dell’escalation di violenza dell’uomo.

Ai Poliziotti, intervenuti in pochi attimi in suo soccorso, la donna, visibilmente impaurita ed in preda al panico, raccontava che verso le ore 2.00 si era recata in auto, unitamente al suo compagno, all’interno di un parcheggio in via Maso della Pieve per trascorrere qualche ora insieme. 

Poco dopo il compagno aveva iniziato ad assumere un comportamento strano, per poi divenire sempre più violento ed iniziare ad accusarla di tradimento, motivo per cui pretendeva con forza la consegna del suo telefono cellulare per controllarne contatti e messaggi.

Al netto rifiuto della donna, l’uomo iniziava all’improvviso a picchiarla con ferociarapinandola del suo cellulare per poi allontanarsi a piedi in direzione di Via Riva del Garda.

Le “Volanti”, quindi, iniziavano immediatamente le ricerche, tanto che il soggetto veniva rintracciato e bloccato qualche minuto dopo poco distante dal luogo dell’intervento.

L’uomo – in seguito identificato per tale G. C., 51enne bolzanino con in atto la Misura di Prevenzione Personale dell’ AMMONIMENTO del Questore  per violenza domestica commessa nei confronti di un’altra donna, e con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per ricettazione, diffamazione, possesso ingiustificato di armi, rissa, rapina aggravata, furto in abitazione, lesioni personali stradali, appropriazione indebita, minaccia e reati inerenti agli stupefacenti – appariva sin da subito estremamente nervoso; sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso del telefono cellulare rapinato poco prima alla compagna, dispositivo che risultava sbloccarsi unicamente con il pin consegnato dalla vittima e non conosciuto dall’aggressore.

Accompagnato presso gli Uffici della Questura, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria G. C. veniva dichiarato in arresto per il reato di rapina trattenuto presso la Camere di Sicurezza della Questura a disposizione della Procura della Repubblica.

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, quindi, in considerazione di quanto emerso, della recidiva nei comportamenti, dei suoi precedenti e della pericolosità più volto mostrata da G. C., ha emesso nei confronti di costui una ulteriore Misura di Prevenzione Personale dell’AMMONIMENTO.

Non accennano a diminuire i casi in cui le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire per far fronte a violenti episodi di aggressione a donne, che rappresentano in sé, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale, le quali troppo spesso colpiscono vittime non in grado di difendersi – ha evidenziato il Questore Sartori –.  Anche questo episodio rafforza ancor più l’idea di come le situazioni di criticità che affliggono la nostra società debbano necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, con l’obiettivo, altresì, di aiutare le vittime a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

 

 

 


21/04/2025

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