Passa ai contenuti principali

Operazione della DIA a Catanzaro: Eseguite Misure Cautelari in Carcere

 


Comunicato stampa ufficiale


Catanzaro, 3 aprile 2025


Nella mattinata odierna, 3 aprile 2025, all’esito di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, personale del Centro Operativo DIA di Catanzaro, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. preso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 5 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al concorso nell’omicidio di SPERANZA Massimo, alias “il Brasiliano”, commesso nel settembre del 2001.

Le misure cautelare sono intervenute a seguito degli approfondimenti investigativi delegati al personale del Centro Operativo DIA di Catanzaro, imperniati sulle analisi e riscontri di dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di ricostruire le diverse fasi dell’omicidio di SPERANZA Massimo, e delineare, a livello indiziario e cautelare (il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) i ruoli rivestiti dai presunti responsabili, ritenuti, a livello indiziario, mandanti ed esecutori dell’omicidio, commesso con le modalità della c.d. “lupara bianca”, nonché la dinamica e la causale dell’omicidio.  


In particolare, con riguardo all’omicidio di SPERANZA Massimo, cl.1980, scomparso l’11 settembre del 2001, senza lasciare alcuna traccia, è stato ricostruito il movente, maturato nel contesto mafioso riconducibile alla cosca c.d. degli Zingari di Cosenza con l’avallo dell’articolazione ‘ndranghetistica c.d. degli zingari di Cassano, in quanto la vittima, pur abitando in via Popilia a Cosenza, zona caratterizzata da una forte presenza ROM, era ritenuto molto vicino al clan contrapposto degli “italiani” e sospettato di aver divulgato informazioni riservate riguardanti il gruppo Rom.


Si tratta di vicenda maturata nel periodo in cui, nella città dei bruzi, vi era una forte contrapposizione tra il clan dei ROM e quello degli italiani, della quale costituiva episodio emblematico la c.d. strage di via Popilia, avvenuta l’11 novembre 2000. 


In tale fase di forte fibrillazione, il giovanissimo SPERANZA Massimo, sospettato di delazioni, sarebbe stato attratto in una trappola, ordinata ai suoi danni, dai presunti responsabili dell’omicidio che lo conducevano da Cosenza nella zona di Cassano allo Ionio, con il pretesto di fargli “testare” una partita di stupefacente di particolare qualità. In particolare, partiti da Cosenza, dopo una breve sosta a Lauropoli, SPERANZA Massimo veniva condotto ad Apollinara e, da qui, a San Demetrio Corone, dove veniva attinto da colpi di arma da fuoco con il successivo occultamento del cadavere. 


Il procedimento nei confronti degli indagati destinatari delle ordinanze cautelari eseguite in data odierna, per il predetto fatto omicidiario, è attualmente nella fase delle indagini preliminari.





Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...