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Violenza e minacce ai facchini, 4 misure cautelari a Prato Uno ai domiciliari. Indagini all'ombra di 'guerra delle grucce'

 


Violenza e minacce ai facchini, 4 misure cautelari a Prato 

Uno ai domiciliari. Indagini all'ombra di 'guerra delle grucce' 


   (ANSA) - PRATO, 15 APR - Ancora sviluppi a Prato nelle

indagini coordinate dalla procura sui reati nel distretto

tessile 'parallelo'. Quattro stranieri sono stati raggiunti

stamani da misure cautelari nell'ambito di un'inchiesta nata nel contesto della cosiddetta 'guerra della grucce' su una grave

situazione di sfruttamento lavorativo, connesso a episodi di

violenza e intimidazione. Le misure, richieste dalla procura e

disposte dal Gip riguardano due pakistani (di 45 e 56 anni) e

due cinesi (di 40 e 39 anni). Il 45enne pakistano, considerato

il principale responsabile delle attività illecite, va agli

arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre gli

altri tre hanno il divieto di dimora nella provincia di Prato e

la devono lasciare.

   Secondo gli inquirenti, i quattro indagati sarebbero il

braccio operativo di una rete più ampia, riconducibile a una

struttura societaria di proprietà di capitali cinesi. Il giudice

ha ritenuto necessario adottare le misure cautelari in forma 'a

sorpresa' ovvero senza ascoltare preventivamente gli indagati,

ritenendo ci fosse il rischio che la pressione esercitata sui

lavoratori potesse inquinare le prove. Alcuni dipendenti,

infatti, hanno fornito "versioni reticenti per timore di perdere

il lavoro o subire ritorsioni". L'inchiesta ha fatto emergere un

sistema radicato di sfruttamento di lavoratori, soprattutto

migranti provenienti da Pakistan, Bangladesh, Afghanistan e

Africa.

   Al centro delle indagini c'è la società 'Acca Srl' di Seano,

attiva nel settore della logistica e del facchinaggio. E' una

delle tre aziende bersaglio dei plichi esplosivi recapitati e

fatti scoppiare in simultanea il 16 febbraio scorso nel contesto

di uno scontro tra imprenditori cinesi - la cosiddetta 'guerra

delle grucce' - che ha assunto dimensioni criminali anche su

scala internazionale. Lo stabilimento, un magazzino di

smistamento logistico, ospita diverse denominazioni commerciali di aziende, tutte impegnate nella logistica dell'abbigliamento.

   Quando nella primavera 2023, alcuni lavoratori hanno deciso di protestare aderendo al sindacato Sudd Cobas (all'epoca denominato Si Cobas) per chiedere il rispetto del contratto collettivo nazionale, le loro richieste avevano in parte avuto esito positivo ma poi gli operai che avevano aderito al sindacato - dimostrano intercettazioni e immagini video - sono diventati bersaglio di minacce e aggressioni. Le violenze, secondo gli inquirenti, furono fatte per inibire altre

rivendicazioni sindacali. (ANSA). 

2025-04-15T09:36:00+02:00 

 


   (ANSA) - PRATO, 15 APR - Agli indagati sono stati contestati,

a vario titolo, i reati di intermediazione illecita e

sfruttamento del lavoro aggravato dall'uso della violenza e

della minaccia, di rapina aggravata, di lesioni personali

plurime conseguenza degli agguati ai lavoratori sindacalizzati.

Le indagini, spiega la procura, sono correlate all'adesione al

sindacato dei lavoratori sfruttati. La società Acca, spiega la

procura, ha beneficiato dei reati fatti contro persone in stato

di bisogno "che per vivere sono state costrette a subire

condizioni incompatibili con la dignità umana". Decisive le

testimonianze di alcuni operai che hanno collaborato con la

giustizia svelando le condizioni che subivano. I loro racconti

hanno permesso di ricostruire turni massacranti di oltre 12 ore al giorno, sette giorni su sette, senza contratto o con

contratti non rispettati, pause minime per i pasti, stipendi e

licenziamenti decisi arbitrariamente, e un controllo costante

sull'attività lavorativa. Il tutto, in violazione delle più

basilari norme sulla sicurezza, nonostante precedenti ispezioni e prescrizioni amministrative.

  Gli episodi documentati includono pestaggi notturni, anche con mazze di ferro, e aggressioni organizzate da soggetti

riconducibili agli indagati. Tra gli episodi più gravi: il 29

aprile 2023, quando due uomini mascherati hanno aggredito un lavoratore; il 18 luglio 2023, quando un altro operaio è stato picchiato con una mazza di ferro da due uomini a bordo di uno scooter; il 23 giugno 2023, quando un'aggressione è stata attribuita a persone reclutate direttamente dal principale indagato. Le indagini si sono basate su testimonianze, referti medici, intercettazioni telefoniche, immagini di videosorveglianza e ispezioni alla Acca srl in via Copernico a Seano. (ANSA). 

2025-04-15T09:38:00+02:00 

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