Direzione Investigativa Antimafia
Centro Operativo di Catania
via Vecchia Ognina n. 168, 95127 Catania – Tel. 095 7532011 – p.e.c. dia.catania.ct@pecps.interno.it
CATANIA:
LA D.I.A. SEQUESTRA BENI PER UN VALORE
DI 2,5 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE DI AUGUSTA
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha sequestrato beni mobili e immobili, conti correnti e un’azienda ad un imprenditore augustano.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca dei beni, è stato eseguito dalla DIA di Catania, guidata dal 1° Dirigente della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, in ragione del decreto del Tribunale di Siracusa – Sezione Penale – emesso a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della DIA, nei confronti di PASQUA Francesco, di anni 55, nativo di Augusta (SR), imprenditore operante nel settore del movimento terra e del trasporto merci conto terzi.
Nel mese di febbraio 2014 PASQUA Francesco è stato tratto in arresto, dal C.O. di Catania, nell’ambito dell’operazione “Prato Verde”, poiché gravemente indiziato del delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso, per far parte, unitamente ad altri soggetti, dell’associazione criminale denominata “Cappello” ed in particolare del c.d. gruppo del “Carateddu”, diretto da PRIVITERA Orazio e LO GIUDICE Sebastiano.
Il PASQUA è, inoltre, attualmente imputato innanzi al Tribunale di Siracusa per aver favorito la latitanza di PRIVITERA Orazio, capo del predetto gruppo criminale.
I minuziosi e complessi accertamenti patrimoniali svolti dalla DIA nei confronti di PASQUA Francesco, estesi anche al suo nucleo familiare, hanno permesso di sequestrare un’azienda operante nel settore del movimento terra e trasporti conto terzi, terreni nel territorio di Augusta e Scordia, un magazzino in Augusta, 2 ville e 2 appartamenti in Augusta e Scordia, autovetture, autocarri, conti correnti e altri rapporti finanziari per un valore. complessivo di oltre 2.500.000,00 di euro.
CATANIA, 17 APRILE 2015
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
