Il depistaggio finalmente è un reato

Si tratta di un fenomeno che ha caratterizzato la storia del nostro Paese, dalla stagione degli anni di piombo alle stragi politico-mafiose … i casi di depistaggio sono stati numerosi. Ne ricordo solo alcuni.
Partiamo da lontano, dalla prima strage di Stato. Mi riferisco a Portella della Ginestra. Siamo nel cuore della Sicilia, primo maggio 1947. Pochi giorni prima si erano celebrate le prime elezioni libere che diedero il via alla neonata Autonomia siciliana con l’elezione della prima Assemblea regionale. Vinse, inaspettatamente, il blocco progressista. La risposta fu proprio la strage di Portella, nella quale caddero uomini, donne e bambini che erano andati a celebrare la Festa dei lavoratori e nello stesso tempo la vittoria delle elezioni.
Partiamo da lontano, dalla prima strage di Stato. Mi riferisco a Portella della Ginestra. Siamo nel cuore della Sicilia, primo maggio 1947. Pochi giorni prima si erano celebrate le prime elezioni libere che diedero il via alla neonata Autonomia siciliana con l’elezione della prima Assemblea regionale. Vinse, inaspettatamente, il blocco progressista. La risposta fu proprio la strage di Portella, nella quale caddero uomini, donne e bambini che erano andati a celebrare la Festa dei lavoratori e nello stesso tempo la vittoria delle elezioni.
Rimaniamo sempre in Sicilia con l’uccisione di Peppino Impastato il 9 maggio 1978, lo stesso giorno in cui fu ritrovato il corpo di Aldo Moro. Anche questo omicidio ha avuto un rilievo fondamentale per il cammino democratico del Paese. Anche in questa occasione, come ha documentato bene la Commissione antimafia da me guidata, vi furono odiosi e devastanti depistaggi.
Altro caso ancora: la strage di Bologna, nel 1980, dove un ordigno delle Brigate nere sventrò un’intera stazione. E ancora la strage di Ustica, quella di Capaci e di via D’Amelio.
Insomma, il reato di depistaggio nel nostro sistema penale è necessario e utile.
In diverse legislature non si è riusciti ad approvare la legge. In questa sì. Via assicuro che non è un risultati da poco. Ci sono voluti mesi e mesi di lavoro, abbiamo dovuto sventare diversi tentativi di sabotaggio.
Non era facile neanche sul piano tecnico. Abbiamo, infatti, dovuto evitare il rischio che il nuovo reato si sovrapponesse a norme esistenti, ma non in grado di colpire questo tipo di condotta fino ad oggi rimasta per certi versi impunità. Adesso il depistaggio, finalmente, è reato. Una fattispecie giuridica chiesta dalle tante associazione della società civile e dai familiari delle vittime che da anni si battono per la verità.
In diverse legislature non si è riusciti ad approvare la legge. In questa sì. Via assicuro che non è un risultati da poco. Ci sono voluti mesi e mesi di lavoro, abbiamo dovuto sventare diversi tentativi di sabotaggio.
Non era facile neanche sul piano tecnico. Abbiamo, infatti, dovuto evitare il rischio che il nuovo reato si sovrapponesse a norme esistenti, ma non in grado di colpire questo tipo di condotta fino ad oggi rimasta per certi versi impunità. Adesso il depistaggio, finalmente, è reato. Una fattispecie giuridica chiesta dalle tante associazione della società civile e dai familiari delle vittime che da anni si battono per la verità.
Uno strumento per impedire che soprattutto i pubblici poteri possano bloccare e deviare il corso della giustizia.
Giuseppe Lumia