Quante parole di denuncia, di indignazione, di presa di distanza … sono state spese in questi anni. Risultati pressoché zero. Adesso finalmente si fa sul serio. Il Parlamento ed il Governo decidono di voltare pagina. Anche il mondo dell’agricoltura è maturato ed ha compreso che il lavoro nero e lo sfruttamento sono una piaga e non una risorsa.
Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in Commissione Agricoltura ed in Commissione Giustizia. È stato elaborato un testo rigoroso, ma anche equilibrato, in grado di definire bene le condotte di reato da colpire e il sistema delle aggravanti e delle attenuanti in modo da chiamare alla responsabilità e alla collaborazione le aziende agricole e separare così il loro destino da quello del caporale.
La piaga è vasta, il fenomeno si è globalizzato. Non sono più coinvolte solo le regioni meridionali, dove se non bastasse fanno capolino le varie organizzazioni mafiose, nei settori classici della raccolta del pomodoro, di frutta ed ortaggi, ma anche quelle del centro nord da anni sono state colpite dallo stesso fenomeno, come nel tradizionale e famoso settore vitivinicolo. Stesso problema è presente anche in altri Paesi europei a vocazione agricola come la Spagna, la Francia e il Portogallo.
Per un maggiore approfondimento vi propongo il video del mio intervento in Aula in discussione generale e una sintesi della nota redatta dall’Ufficio Legislativo del Gruppo Pd.
Giuseppe Lumia
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...