Quante parole di denuncia, di indignazione, di presa di distanza … sono state spese in questi anni. Risultati pressoché zero. Adesso finalmente si fa sul serio. Il Parlamento ed il Governo decidono di voltare pagina. Anche il mondo dell’agricoltura è maturato ed ha compreso che il lavoro nero e lo sfruttamento sono una piaga e non una risorsa.
Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in Commissione Agricoltura ed in Commissione Giustizia. È stato elaborato un testo rigoroso, ma anche equilibrato, in grado di definire bene le condotte di reato da colpire e il sistema delle aggravanti e delle attenuanti in modo da chiamare alla responsabilità e alla collaborazione le aziende agricole e separare così il loro destino da quello del caporale.
La piaga è vasta, il fenomeno si è globalizzato. Non sono più coinvolte solo le regioni meridionali, dove se non bastasse fanno capolino le varie organizzazioni mafiose, nei settori classici della raccolta del pomodoro, di frutta ed ortaggi, ma anche quelle del centro nord da anni sono state colpite dallo stesso fenomeno, come nel tradizionale e famoso settore vitivinicolo. Stesso problema è presente anche in altri Paesi europei a vocazione agricola come la Spagna, la Francia e il Portogallo.
Per un maggiore approfondimento vi propongo il video del mio intervento in Aula in discussione generale e una sintesi della nota redatta dall’Ufficio Legislativo del Gruppo Pd.
Giuseppe Lumia
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
