Congratulazioni ai Carabinieri e alla Procura antimafia di Messina per l’operazione antidroga Triade, che contribuisce a fare pulizia nel territorio dei Nebrodi. Droga, coltivazione di stupefacenti, armi, banconote false … sono attività che vanno stroncate sul nascere per i danni che procurano e per la forza economica che conferiscono all’organizzazione mafiosa. Anche questa consorteria criminale, guidata da Galati Massaro Carmelo, è legata alla famiglia mafiosa dei Batanesi di Bontempo Gino e di suo nipote ed è collegata ai potenti clan di Barcellona e Milazzo.
Quello dei Nebrodi è un territorio ricco di bellezze e di risorse straordinarie che non può essere mortificato da Cosa nostra, ma che deve diventare sempre più un patrimonio di legalità e sviluppo.
Ho chiesto dopo l’attentato a Giuseppe Antoci la presenza del Reparto Speciale dei Cacciatori. Ringrazio il Comando generale dell’Arma per aver risposto positivamente. In questo modo, in sinergia con la Polizia e la Guardia di Finanza, si potranno colpire Comune per Comune tutte le cosche mafiose nei loro affari più redditizi: dallo sfruttamento dei terreni pubblici al ciclo della carne, dall’agroalimentare alle estorsioni, dal controllo degli appalti alle collusioni politiche ed amministrative e naturalmente alla coltivazione di stupefacenti e al traffico di droga.
Ho chiesto, inoltre, il massimo sforzo per aggredire i patrimoni dei boss al fine di confiscarli e destinarli ad un uso produttivo e sociale al servizio della legalità e dello sviluppo del territorio. Un lavoro rigoroso che dovrà essere sostenuto affinchè si creino le condizioni per una crescita economica e sociale della comunità a vantaggio dei tanti cittadini onesti, giovani, allevatori, agricoltori, artigiani, commercianti … che già operano nei Nebrodi.
Giuseppe Lumia
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
