Congratulazioni ai Carabinieri e alla Procura antimafia di Messina per l’operazione antidroga Triade, che contribuisce a fare pulizia nel territorio dei Nebrodi. Droga, coltivazione di stupefacenti, armi, banconote false … sono attività che vanno stroncate sul nascere per i danni che procurano e per la forza economica che conferiscono all’organizzazione mafiosa. Anche questa consorteria criminale, guidata da Galati Massaro Carmelo, è legata alla famiglia mafiosa dei Batanesi di Bontempo Gino e di suo nipote ed è collegata ai potenti clan di Barcellona e Milazzo.
Quello dei Nebrodi è un territorio ricco di bellezze e di risorse straordinarie che non può essere mortificato da Cosa nostra, ma che deve diventare sempre più un patrimonio di legalità e sviluppo.
Ho chiesto dopo l’attentato a Giuseppe Antoci la presenza del Reparto Speciale dei Cacciatori. Ringrazio il Comando generale dell’Arma per aver risposto positivamente. In questo modo, in sinergia con la Polizia e la Guardia di Finanza, si potranno colpire Comune per Comune tutte le cosche mafiose nei loro affari più redditizi: dallo sfruttamento dei terreni pubblici al ciclo della carne, dall’agroalimentare alle estorsioni, dal controllo degli appalti alle collusioni politiche ed amministrative e naturalmente alla coltivazione di stupefacenti e al traffico di droga.
Ho chiesto, inoltre, il massimo sforzo per aggredire i patrimoni dei boss al fine di confiscarli e destinarli ad un uso produttivo e sociale al servizio della legalità e dello sviluppo del territorio. Un lavoro rigoroso che dovrà essere sostenuto affinchè si creino le condizioni per una crescita economica e sociale della comunità a vantaggio dei tanti cittadini onesti, giovani, allevatori, agricoltori, artigiani, commercianti … che già operano nei Nebrodi.
Giuseppe Lumia
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...