Palermo, 4 mar. (Adnkronos) - Sgominata una banda di trafficanti di droga a Messina. Nel corso della notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale di Messina, nei confronti di 19 persone ritenute responsabili - a vario titolo - dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi, nonché reati contro il patrimonio. L'indagine convenzionalmente denominata "Scipione" fu avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina a seguito di un attentato a colpi di fucile i l 27 settembre 2016 nei confronti di alcuni pregiudicati che si trovavano seduti all'esterno di un bar Messina. "Gli approfondimenti eseguiti sulle vittime dell'azione di fuoco hanno fatto emergere come costoro fossero inseriti nel contesto del traffico di droga cittadino e hanno quindi consentito di delineare i contorni di un'associazione per delinquere dedita ad un florido traffico di sostanze stupefacenti", spiegano gli investigatori. In particolare, le indagini hanno fatto emergere come "il gruppo criminale messinese si riforniva stabilmente di droga da elementi riconducibili alla cosca di 'ndrangheta "Morabito-Bruzzaniti- Palamara" di Africo Nuovo (RC), che assicuravano la consegna a domicilio, ogni settimana, di carichi di cocaina e marijuana che venivano poi distribuite nella città di Messina". I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...