Passa ai contenuti principali

Scovato magazzino della 'Ndrangheta, sequestrata mezza tonnellata di cocaina

Nonostante l’emergenza per il Coronavirus, continua l’attività della polizia di stato contro trafficanti e spacciatori di droga, che non interrompono mai i loro traffici illeciti. 
Gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con gli agenti del commissariato di Gioia Tauro, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, un 25enne, figlio del leader della famiglia di ‘Ndrangheta Molè, attualmente in carcere a scontare l’ergastolo.
L’operazione è iniziata con alcune perquisizioni eseguite a Sovereto (Reggio Calabria) all’interno di un capannone e su alcuni terreni nella disponibilità dell’arrestato. 
Nel capannone, dentro alcune ceste di plastica, sono stati trovati 150 panetti di cocaina, sistemati, due per ogni busta di cellophane termosaldata, in 75 pacchi.
La perquisizione, estesa anche ai fondi coltivati ad agrumeto nelle vicinanze del capannone, ha permesso agli agenti di individuare un ulteriore ingente carico di cocaina, ben nascosto sotto terra, localizzato dopo aver osservato una zona circoscritta di terreno che era stata chiaramente scavata e ricoperta da poco.
Nel nascondiglio c’erano altri 340 panetti di cocaina contenuti in pacchi di plastica sigillati, alcuni dei quali erano contrassegnati con il logo “Tim”, mentre altri avevano impresso lo stemma della squadra di calcio spagnola “Real Madrid”.
Il materiale sequestrato pesava complessivamente poco più di 537 chili.
Successivamente gli uomini della Mobile hanno perquisito anche l’abitazione dell’indagato, trovando e sequestrando 53 involucri elettrosaldati contenenti marijuana, per un peso complessivo di 24,6 chilogrammi.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.