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Scovato magazzino della 'Ndrangheta, sequestrata mezza tonnellata di cocaina

Nonostante l’emergenza per il Coronavirus, continua l’attività della polizia di stato contro trafficanti e spacciatori di droga, che non interrompono mai i loro traffici illeciti. 
Gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con gli agenti del commissariato di Gioia Tauro, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, un 25enne, figlio del leader della famiglia di ‘Ndrangheta Molè, attualmente in carcere a scontare l’ergastolo.
L’operazione è iniziata con alcune perquisizioni eseguite a Sovereto (Reggio Calabria) all’interno di un capannone e su alcuni terreni nella disponibilità dell’arrestato. 
Nel capannone, dentro alcune ceste di plastica, sono stati trovati 150 panetti di cocaina, sistemati, due per ogni busta di cellophane termosaldata, in 75 pacchi.
La perquisizione, estesa anche ai fondi coltivati ad agrumeto nelle vicinanze del capannone, ha permesso agli agenti di individuare un ulteriore ingente carico di cocaina, ben nascosto sotto terra, localizzato dopo aver osservato una zona circoscritta di terreno che era stata chiaramente scavata e ricoperta da poco.
Nel nascondiglio c’erano altri 340 panetti di cocaina contenuti in pacchi di plastica sigillati, alcuni dei quali erano contrassegnati con il logo “Tim”, mentre altri avevano impresso lo stemma della squadra di calcio spagnola “Real Madrid”.
Il materiale sequestrato pesava complessivamente poco più di 537 chili.
Successivamente gli uomini della Mobile hanno perquisito anche l’abitazione dell’indagato, trovando e sequestrando 53 involucri elettrosaldati contenenti marijuana, per un peso complessivo di 24,6 chilogrammi.

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