Firenze, 20 ott. (Adnkronos) - Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto (FI), nel corso di un servizio di controllo del territorio, svolto in località San Piero a Ponti in Comune di Campi Bisenzio (FI), hanno notato che all'interno di un'area recintata chiusa da un cancello ed utilizzata come deposito attrezzature e materiali edili, erano presenti numerosi scarichi di rifiuti riconducibili all'attività edilizia. Effettuata una prima indagine relativa alla proprietà dell'area, veniva identificato il proprietario, rappresentate legale di una impresa edile, che, giunto sul posto, ne consentiva l'accesso. Nell'area erano stoccati rifiuti da demolizione, di cui alcuni risultavano essere stati riutilizzati in modo da costituire basi di appoggio, delle dimensioni di ventisei metri per cinque con un'altezza di circa quindici centimetri. I rifiuti in parte erano stati in parte spianati e in parte ancora disposti in cumuli.Il sito si presentava come un'area di deposito incontrollato al suolo di rifiuti speciali non pericolosi, utilizzato come deposito intermedio di rifiuti provenienti dai cantieri dell'impresa e privo di ogni tracciabilità. Le attività sono riconducibili alla gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, in quanto svolta in assenza dell'obbligatoria autorizzazione, prevista dal Testo unico ambientale e in totale assenza di documenti di tracciabilità. I militari hanno quindi proceduto al sequestro penale preventivo sia dell'area che dei rifiuti in esso contenuti. Sequestro ritenuto opportuno al fine di impedire il proseguimento delle attività illecite poste in essere. (Cro/Adnkronos)
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
