Passa ai contenuti principali

Operazione Speed - Arrestate 3 persone e sequestrate 11 società e beni per un valore di oltre 60 milioni di euro

 Bologna, 22 luglio 2021

Operazione Speed - Arrestate 3 persone e sequestrate 11 società e beni per un valore di oltre 60 milioni di euro

Comando Provinciale Bologna

Nell’ambito di una vasta operazione convenzionalmente denominata “SPEED”, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa del G.I.P. del locale Tribunale - Dott.ssa Francesca ZAVAGLIA, consistente nell’arresto in carcere di 3 persone, di cui 2 coniugi domiciliati in provincia di Salerno, e nel sequestro preventivo di 11 società e beni per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro.

L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, nelle persone del Procuratore Aggiunto - Dott. Francesco CALECA e del Sostituto Procuratore - Dott.ssa Manuela CAVALLO, ha preso le mosse dall’analisi di numerose e raffinate operazioni finanziarie e societarie, tra cui il fittizio trasferimento della sede legale dalla provincia di Salerno a quella Bologna di un’importante cooperativa operante nel settore del trasporto merci - gravata da debiti erariali per oltre 25 milioni di euro - avvenuto poco prima del fallimento.

Gli accertamenti, che hanno richiesto anche l’esecuzione di complesse indagini tecniche (tra cui l’installazione da remoto di trojan nel dispositivo mobile di uno degli indagati) e l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, hanno portato alla luce i collegamenti della società poi fallita con altre imprese, anch’esse amministrate di fatto dai soggetti arrestati, che hanno indebitamente beneficiato di ingenti crediti di imposta creati ad hoc attraverso fatturazioni infra-gruppo prive di reali giustificazioni economiche.

Come evidenziato nell’ordinanza del G.I.P., il modus operandi prevedeva il cambio di denominazione dell’ente, lo spostamento della sede sociale, la cessione delle quote societarie e l’affidamento delle cariche relative all’amministrazione e alla liquidazione a soggetti compiacenti, a dimostrazione dell’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere esperta nel portare a compimento operazioni fraudolente ai danni dell’Erario.

Durante i riscontri investigativi sono stati inoltre ricostruiti i collegamenti degli indagati con un gruppo imprenditoriale salernitano - operante nei settori dei trasporti, della logistica e dello smaltimento di rifiuti - riconducibile a una famiglia a sua volta indiziata di legami stretti con la criminalità organizzata campana e calabrese.

In particolare, uno degli arrestati è stato destinatario, nel 2007, di un provvedimento restrittivo della libertà personale eseguito nel corso di un’operazione che ha portato alla cattura di un latitante facente parte del sodalizio camorristico “Nuova Famiglia” operante nella provincia di Salerno.

Oltre ai 3 soggetti attinti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono indagate ulteriori 13 persone resesi responsabili del reato di associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzato al trasferimento fraudolento di valori (art. 512 bis c.p.), all’autoriciclaggio (art. 648 ter 1 c.p.), alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 del D. Lgs. n. 74/2000), alla bancarotta fraudolenta e alla bancarotta semplice (artt. 216 e 217 della Legge Fallimentare).

Quanto accertato all’esito delle indagini, durate quasi due anni, ha condotto, oltre all’arresto dei principali artefici dei fatti illeciti, all’esecuzione di provvedimenti di natura reale consistiti nel sequestro “impeditivo” delle quote di 11 società, il cui compendio aziendale ha un valore stimato in 25,5 milioni di euro circa, in quanto ricomprendente ben 90 immobili (ubicati nelle province di Salerno, Napoli, Bari, L’Aquila e Reggio Emilia) e 634 veicoli e natanti di valore (tra cui una Ferrari F430 e una Porsche Macan, nonché uno Yacht di 16 metri).

Il G.I.P. del Tribunale di Bologna ha inoltre disposto il sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto del reato di risorse finanziarie rinvenute sui conti delle società coinvolte e degli amministratori di fatto delle stesse per 19 milioni di euro, di una villa con piscina del valore di 500 mila euro e di un impianto di recupero rifiuti ubicato a Nocera Inferiore (SA), la cui titolarità è stata fittiziamente attribuita dai coniugi arrestati a un prestanome “incensurato” e, quindi, in possesso dei requisiti “formali” per poter ottenere le autorizzazioni necessarie a operare nel particolare settore.

L’esecuzione dei provvedimenti ha richiesto l’impiego di 80 militari della Guardia di Finanza che hanno operato tra la Campania, l’Emilia Romagna, la Lombardia e la Puglia.

L’attività testimonia ancora una volta la particolare attenzione che la Guardia di Finanza ripone, da sempre, nella tutela dell’economia legale e nel contrasto dei molteplici fenomeni illeciti connessi ai reati fallimentari e al riciclaggio dei relativi proventi.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.