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Roma: la Mobile ferma banda di usurai

 

Scambio di soldiTassi usurai fino al 480 per cento all’anno. Così una banda di criminali vessava piccoli imprenditori e persone in difficoltà economiche della zona sud-orientale della Capitale. A fermarli i poliziotti della Squadra mobile di Roma che stamattina hanno eseguito quattro misure cautelari a carico di persone di età compresa tra i 29 e i 65 anni.

Gli indagati, che avevano la base operativa nel quartiere Laurentino, sono accusati di usura ed estorsione aggravate nonché di esercizio abusivo di attività finanziaria. 
Le indagini sono scaturite da alcune denunce fatte dalle vittime nelle zone Eur, Tintoretto, Marconi, Appio e Portuense, zone dove erano stati concessi i prestiti.
Figura di spicco un 34enne romano figlio di un altro indagato 65enne che, sebbene incensurato e formalmente disoccupato, è risultato in grado di ricorrere anche a minacce violente per rientrare in possesso delle somme di denaro, richiedendo interessi illegali alle vittime.

Gli altri due coinvolti sono un 57enne, braccio destro del capo del gruppo che deve rispondere anche di estorsione aggravata in concorso e un 29enne romano. 
Le estorsioni sono avvenute tra marzo 2018 e giugno 2020. Gli interessi praticati, da corrispondere a cadenza mensile, oscillavano tra il 130 e il 480 per cento circa, su base annua. La modalità di estinzione del debito si basava sul modello “a fermo”: il debito generato dalla concessione iniziale di una somma di denaro, sebbene utilizzato come parametro per calcolare ciascuna rata, sarebbe stato considerato estinto solo con il pagamento per intero della quota capitale. Il circolo così, per le vittime sembrava infinito; in pratica chi aveva ottenuto il prestito si trovava a restituire nel giro di pochi mesi somme complessive pari quantomeno al doppio, al triplo se non addirittura a cinque volte l'ammontare ottenuto.

14/07/2021

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