Passa ai contenuti principali

LA DIA CONFISCA BENI PER TRE MILIONI DI EURO A UN IMPRENDITORE AQUILANO

 


DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA


COMUNICATO STAMPA

LA DIA CONFISCA BENI

PER TRE MILIONI DI EURO A UN IMPRENDITORE AQUILANO


La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di L’Aquila, su proposta congiunta del locale Procuratore della Repubblica e del Direttore della DIA, nei confronti di un imprenditore aquilano coinvolto nell’ambito dell’operazione denominata “Dama Bianca” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo abruzzese per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Tale attività investigativa aveva disvelato come l’impresario aquilano avesse finanziato l’organizzazione criminale garantendo il supporto logistico e il trasporto della droga attraverso propri mezzi, nonché assumendo fittiziamente alcuni sodali di nazionalità albanese presso società a lui riconducibili.

La DIA dopo aver ricostruito il profilo criminale del proposto che è risultato anche coinvolto in casi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti commissionati dal comune di L’Aquila per la ricostruzione post-sisma 2009 ha dimostrato come lo stesso, a fronte di modestissime fonti di reddito lecito, avesse accumulato un consistente patrimonio celandolo attraverso la fittizia intestazione a propri congiunti e la costituzione di un trust.

La confisca di prevenzione, che segue il sequestro eseguito all’inizio di quest’anno ha interessato, nel capoluogo abruzzese e nella provincia di Teramo 32 immobili, 3 autoveicoli - tra i quali una Lamborghini “Gallardo” - 1 imbarcazione da diporto di lusso, nonché rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.



L’Aquila, 6 agosto 2021

Post popolari in questo blog

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni