Passa ai contenuti principali

Operazione Alto impatto - Arrestate 16 persone e sequestrata sostanza stupefacente

 Foggia, 1 aprile 2022

Operazione Alto impatto - Arrestate 16 persone e sequestrata sostanza stupefacente

Comando Provinciale Foggia

Video

Nuova operazione anticrimine ad “Alto Impatto” nella provincia di Foggia. Un centinaio di operatori delle forze dell’ordine appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, l’altro ieri e nei giorni immediatamente precedenti, hanno setacciato il territorio eseguendo perquisizioni, ispezioni, rastrellamenti, posti di blocco e controlli ad esercizi commerciali.

E’ stato attuato un articolato dispositivo di prevenzione, reso particolarmente efficace e visibile, grazie all’utilizzo di numerosi reparti speciali e di rinforzo inviati dal Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE sul territorio di Capitanata per rafforzare i servizi di controllo del territorio e di contrasto al crimine.

A seguito della pressione esercitata sui sodalizi criminali, durante l’operazione sono state arrestate 16 persone, con il sequestro di sostanze stupefacenti e di denaro contante provento di attività illecite.

Nella città di Foggia, il personale delle Volanti della Questura ha posto in stato di fermo un uomo di 40 anni che, in pieno giorno, nel “quartiere ferrovia”, ha molestato una donna fino al punto di palpeggiarla e, quando la stessa si è svincolata, ha cercato di impedirle di allontanarsi.

Nel Capoluogo la Squadra Mobile ha tratto in arresto un ragazzo di 21 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione alla pena di mesi 8 di reclusione per i reati di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale in quanto, al fine di sottrarsi all’alt intimato in un controllo stradale, proseguiva la marcia con il proprio veicolo investendo un appartenente alle forze dell’ordine. Il predetto, in passato, unitamente ad altri complici, aveva posto in essere dei furti in alcuni esercizi commerciali utilizzando il metodo “del buco”, cioè penetrando nei negozi attraverso dei fori praticati nelle pareti perimetrali.

Sempre in Foggia, la Squadra Mobile ha tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di carcerazione alla pena di anni 3 e mesi 1 di reclusione, un uomo di 73 anni per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di documenti falsi. Nello stesso contesto urbano, la Squadra Mobile della Questura di Foggia ha tratto in arresto un uomo di 53 anni, già gravato da numerose condanne per reati contro il patrimonio, il quale, nonostante fosse sottoposto al regime della detenzione domiciliare, veniva sorpreso al di fuori della propria abitazione. Il medesimo organo investigativo ha arrestato anche un uomo di 62 anni, dedito alla consumazione di truffe, in quanto destinatario di un ordine di carcerazione alla pena di mesi 10 di reclusione.

I poliziotti della Squadra Mobile di Foggia hanno tratto in arresto anche un uomo di 41 anni al quale è stato revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali in quanto ne violava le prescrizioni imposte. In particolare, l’uomo ha fatto uso della piattaforma del noto social network “Tik Tok”, pubblicando dei video con cui si rendeva protagonista di istigazione a delinquere e diffamazione.

Sempre nel Comune di Foggia, i Carabinieri della locale Compagnia, hanno tratto in arresto un uomo di 31 anni il quale, nonostante fosse sottoposto alla misura degli arresti presso una struttura sanitaria, veniva sorpreso al di fuori della stessa. I militari dello stesso Comando hanno anche arrestato un ragazzo di 20 anni il quale, per sottrarsi ad un controllo su strada, sfrecciava ad alta velocità per le vie del centro cittadino urtando l’autovettura di servizio dei Carabinieri. La successiva perquisizione effettuata sull’autovettura consentiva di rinvenire e sequestrare della sostanza stupefacente.

In San Severo, personale della Squadra Mobile, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane che, dopo aver interrotto la relazione con la ex fidanzata, poneva in essere condotte reiterate consistite in minacce, molestie e danneggiamenti sfociati in atti persecutori nei confronti della stessa e dei suoi familiari.

Nella stessa Città di San Severo, i Carabinieri hanno arrestato due uomini, di 19 e 40 anni, i quali, seppur ristretti agli arresti domiciliari, venivano sorpresi mentre si trovavano all’esterno dei luoghi di detenzione.

Nella città di Cerignola, il locale Commissariato di P.S., a seguito di un’attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha tratto in arresto un uomo di 37 anni per atti persecutori consistenti in condotte reiterate con le quali minacciava gravemente e molestava la donna con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. I poliziotti appartenenti al suddetto ufficio hanno anche tratto in arresto un uomo di 35 anni al quale è stato revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali per violazione delle prescrizioni imposte, con conseguente traduzione in carcere dovendo espiare la pena di anni 1 e mesi 11 di reclusione per tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia.

Nel medesimo Comune di Cerignola, i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto un uomo di 42 anni, dovendo espiare la pena di anni 5 e mesi 8 di reclusione per attività di riciclaggio.

Nelle città di Troia e Torremaggiore, i Carabinieri hanno arresto due uomini, di 39 e 50 anni per violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti. In particolare, il primo di essi, veniva bloccato dopo un breve inseguimento e trovato in possesso di 10 “cipolline” di cocaina nonché di una somma di denaro in contanti pari a circa 1.000,00 euro, occultati all’interno dell’abitacolo dell’autovettura su cui viaggiava. Il secondo, è stato arrestato in quanto colpito da ordine di carcerazione, dovendo espiare anni 2, mesi 9 e giorni 27 di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti e per ricettazione.


Un altro arresto per droga è stato compiuto in Manfredonia ove i militari della Sezione Pronto Impiego della locale Compagnia della Guardia di Finanza, con l’ausilio di unità cinofile, hanno rinvenuto 48 grammi di cocaina ed un panetto di oltre 50 grammi di hashish nonché altro materiale per il confezionamento dello stupefacente, durante il controllo di un’autovettura il cui conducente è stato tratto in arresto in flagranza di reato.


In Lucera, all’esito di un controllo, i finanzieri della locale Tenenza della Guardia di Finanza, hanno accertato che un soggetto ha indebitamente fruito del beneficio economico del reddito di cittadinanza, riscuotendo oltre 10 mila euro, attestando falsamente di essere in possesso dei relativi requisiti.


In Vieste, all’esito di un controllo in materia di lavoro sommerso, i militari della locale Tenenza della Guardia di Finanza hanno accertato l’impiego di 8 lavoratori “in nero” e di 5 lavoratori “irregolari”. Sempre in Vieste, nell’ambito di un servizio in materia di esposizione e pubblicazione dei prezzi di carburante per autotrazione, sono state contestate, nei confronti del gestore proprietario di un impianto di distribuzione di carburanti, violazioni amministrative per l’omessa esposizione dei prezzi effettivamente esercitati e per l’omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati al pubblico.


Va precisato che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...