Passa ai contenuti principali

Operazione Buildgate - Frode fiscale di mezzo miliardo di euro

 Pescara, 7 aprile 2022

Operazione Buildgate - Frode fiscale di mezzo miliardo di euro

Comando Provinciale Pescara

Un impero finanziario in rovina e un vagone pieno zeppo di soldi di origine illecita che arriva sino a Spàlato, nei Balcani, e lì si ferma. Il blitz antiriciclaggio e il sequestro all’estero di 1,5 milioni di euro troncano il traffico di denaro messo in piedi tra l’Italia e la Croazia da una rete di imprenditori e prestanome pescaresi come estremo tentativo di sottrarre alla giustizia sino all’ultimo centesimo di un patrimonio di ricavi non dichiarati di mezzo miliardo di euro.

A segnare l’epilogo di questa lunga storia di frodi fiscali nel settore edilizio è “Buildgate”, l’operazione di legalità senza frontiere della Guardia di Finanza di Pescara che frena la fuga di capitali in terra croata su coordinamento della locale Procura della Repubblica e con la collaborazione, per il tramite di Eurojust, l'Agenzia UE per la cooperazione giudiziaria penale, degli organi croati collaterali che hanno congelato il denaro di provenienza delittuosa.

L’attività d’indagine ha inchiodato un pool di impresari e teste di legno coinvolti in un giro d’affari clandestino, finalizzato a riciclare all’estero proventi illeciti, derivanti da reati di natura fiscale che, emersi già nel 2015 con una serie di inghippi, tra cui fatture per operazioni inesistenti per oltre 500 milioni di euro, hanno creato una voragine di 100 milioni di euro di imposte evase per cui, nel 2019, sempre nello stesso ambito, con l’applicazione del sequestro come misura di prevenzione patrimoniale, sono stati requisiti beni, denaro, rapporti bancari, partecipazioni societarie e ville lussuosissime, per un valore di oltre 16 milioni di euro.

E proprio perché sbagliando non si impara, in questo caso, per sfuggire all’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate viene addirittura organizzato un flusso oltre confine delle provviste delle truffe tributarie.


La fuga dei capitali comincia all’indomani della nascita in Croazia di due imprese “fantasma”, esistenti solo sulla carta ma necessarie per aprire conti correnti di comodo dove versare e depositare il denaro sporco.


Infatti, il meccanismo del riciclaggio, aggravato dalla transnazionalità, si avvia con il rimpallo di consistenti somme tra i conti intestati alle società croate compiacenti. Le causali che giustificano i movimenti sono del tutto inverosimili. Riportano la sottoscrizione di contratti per la compravendita di immobili fittizi, in cui la parte venditrice non è mai esistita e non ha mai stipulato alcun accordo con il proprietario dei lotti su cui costruire.


Il trasferimento fraudolento del denaro ha un unico scopo, appunto: quello di nasconderne la provenienza illecita, rendendone impossibile il congelamento. E non a caso, i soldi spariscono il giorno prima dell’esecuzione del sequestro, salvo poi venire sottratti al sodalizio criminale grazie all’attivazione della autorità giudiziaria croata tramite i canali di collaborazione esteri.


“Il riciclaggio internazionale è un fenomeno subdolo, molto pericoloso per la nostra economia che, proprio attraverso comportamenti di questo tipo, dalla rilevanza penal-tributaria, viene depauperata, perché si sottraggono risorse formatesi nel nostro Paese” afferma il Colonnello t.ST Antonio Caputo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara.

In questo caso però, il network della cooperazione internazionale ha consentito di imbrigliare un disegno criminoso di evasione fiscale che, ai suoi sgoccioli, ha assunto matrice transnazionale proprio per sfuggire alle maglie dei controlli.


Seguire le tracce delle transazioni finanziarie bancarie aiuta a ricostruire gli spostamenti illeciti di capitale. Del resto, l’obiettivo finale del malaffare è il business, e il più efficace strumento di contrasto è la restituzione alla collettività del profitto del crimine.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.