Roma, 19 apr. (LaPresse) - I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Viterbo hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due cittadini albanesi, considerati responsabili di un'aggressione a un cittadino nigeriano, creditore di uno di loro per poche decine di euro. Un terzo albanese è indagato nell'ambito dello stesso procedimento. Per i due arrestati il provvedimento, disposto dal Gip di Viterbo su richiesta della procura della Repubblica della stessa città, comporta gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. A casa di uno degli albanesi arrestati è stato trovato dagli investigatori circa mezzo chilo di hashish opportunamente suddiviso in dosi, e un ingente quantitativo di denaro contante. L'indagine si riferisce a un fatto avvenuto a febbraio, quando i tre albanesi avrebbero organizzato una vera e propria spedizione punitiva 'in stile Gomorra' contro il nigeriano, che aveva chiesto di onorare il debito maturato. Attirato in un luogo isolato con la scusa di un appuntamento la vittima sarebbe stata aggredita con bastoni, armi da taglio e sotto la minaccia di una pistola, usata anche come mezzo contundente. In seguito i tre avrebbero distrutto a sprangate l'auto del nigeriano che è in seguito riuscito a chiamare i soccorsi.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...