DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI CALTANISSETTA CONFISCA A GELA BENI PER UN VALORE DI 3 MILIONI DI EURO
Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta sta procedendo all’esecuzione di un decreto di confisca, ai sensi della normativa antimafia, emesso dal Tribunale di Caltanissetta - Sez. Misure di Prevenzione - a seguito di proposta del Direttore della D.I.A., nei confronti di CAMMARATA Francesco Antonio, 56enne di Gela, risultato vicino alla famiglia di “cosa nostra” gelese riconducibile al noto boss Giuseppe Piddu MADONIA.
In particolare, il CAMMARATA, titolare a Gela di una cava di estrazione di materiali inerti e di un’impresa per il trasporto e la posa degli stessi, secondo le risultanze investigative è risultato a disposizione e in rapporto d’affari con la citata organizzazione mafiosa, a cui ha trasferito, nel tempo, ingenti disponibilità finanziarie attraverso l’illecito sistema delle sovrafatturazioni di forniture e/o trasporti. In cambio, veniva garantito al CAMMARATA di acquisire - attraverso la forza di intimidazione del sodalizio mafioso - posizione dominante e di esclusivo controllo nel settore nevralgico delle forniture e del trasporto dei materiali inerti, diffusamente impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e private, anche al di fuori della provincia nissena.
Oggetto del provvedimento sono imprese, quote societarie, beni mobili e immobili, nonché rapporti bancari, per un valore di 3 milioni di Euro. Spicca, tra tutti, la cava sita in contrada Bulala di Gela (CL).
Caltanissetta, 26 febbraio 2016
Comando Provinciale di Palermo - Partinico (PA) , 22/04/2025 09:08 I Carabinieri della Compagnia di Partinico supportati dai colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia, hanno eseguito un servizio finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa e contro le violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo lungo le principali arterie dei comuni di competenza. A Borgetto, durante le attività poste in essere, i militari hanno arrestato un 64enne partinicese, già noto alle forze dell’ordine, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri all’interno di uno stabile di proprietà dell’uomo, hanno rinvenuto una piantagione indoor, con all’interno 273 piante di marjuana ancora in fase di crescita e 20 kg di analoga sostanza stupefacente già essiccata e pronta per il confezionamento. È stato altresì accertato che, per il funzionamento dei vari impianti di aerazione - ir...