Comunicato stampa 20-2-2016
PROGETTO LEGALITA’ E TERRITORIO
LO SPI CGIL VALDARNO il COORDINAMENTO DONNE E LA FLC CGIL AREZZO, con un tratto intergenerazionale, offrono alle Istituzioni Scolastiche del Valdarno l’opportunità di aderire al progetto “ LEGALITA’ E TERRITORIO” destinato agli studenti della scuola superiore .
SECONDO APPUNTAMENTO
SABATO 20 FEBBRAIO 2016 DALLE ORE 10,30 ALLE 13,00
PRESSO L'ISTITUTO SUPERIORE STATALE VALDARNO
PIAZZA PALERMO N. 1 SAN GIOVANNI V.NO (AR)
Il tema LEGALITA' E TERRITORIO viene affrontato con un tratto intergenerazionale mettendo insieme :
La testimonianza di Renato Scalia della Fondazione Caponnetto, ex ispettore capo di Polizia e della DIA ed ex Segretario regionale del SILP, il sindacato di Polizia della CGIL con il Rapporto sulle presenze della criminalità organizzata 2014 farà un Report sullo stato della legalità nella provincia di Arezzo.
“La criminalità in Toscana esiste, proprio in questa regione è nata l'ecomafia”.
Quali territori della nostra regione sono più esposti alle infiltrazioni mafiose?
.La testimonianza di Maurizio Pascucci che ha lavorato per più di dieci anni all' ARCI.
Dal 2001 coordina il Progetto Liberarci dalle Spine a Corleone in collaborazione con la Cgil e Spi Cgil che vede coinvolti tantissimi giovani e molti anziani nella gestione della cucina e nell'importantissima missione di trasmissione di memoria.
E' socio della Cooperativa lavoro e Non Solo di Corleone che gestisce dal 2002 ,245 ettari di terre confiscate ai mafiosi corleonesi.
Dal 2013 è presidente dell'Associazione produttori Fior di Corleone; produttori locali che hanno manifestato pubblicamente la loro volontà di riconoscere i diritti dei lavoratori e il valore ambientale delle loro terre.
«Nella Cooperativa Lavoro e Non Solo coltiviamo 240 ettari confiscati dal 2002, siamo in una lingua di territorio fra i Comuni di Monreale e Corleone. Coltiviamo pomodori (che poi diventano circa 60mila bottiglie di salsa di pomodoro), vigneti per le uve che poi vengono trasformate in bottiglie di vino che portano il nome del Sindacalista Placido Rizzotto, poi legumi (lenticchie, ceci e cicerchie) e tantissimo grano, in circa 60 ettari che poi viene trasformato per i prodotti che vengono venduti con il marchio Libera Terra».
Dal 10 maggio nelle terre confiscate a Riina e Provenzano migrano gruppi di ragazzi, volontari dalla Toscana che Maurizio prende in consegna e di cui coordina il lavoro: «Abbiamo spesso anche scuole in visita, due giorni fa sono venuti a trovarci gli studenti di un istituto comprensivo di Montemurlo». Perché quel posto è come un seme da cui far nascere un’altra primavera, una primavera pulita
Portano il loro contributo:
CLAUDIO BICCHIELLI SEGRETARIO REGIONALE SPI CGIL
GIUSEPPE SELVI SEGRETARIO GEN. SPI CGIL AREZZO
ALESSANDRO MUGNAI SEGRETARIO GEN. CAMERA LAVORO AREZZO
ELZA POPONCINI COORDINAMENTO DONNE
MAURIZIO TACCONI SEGRETARIO GEN. FLC CGIL AREZZO
ALESSANDRO GABBRIELLI FLC CGIL AREZZO
PROGETTO
“ LEGALITÀ E TERRITORIO”
SPI (Sindacato pensionati italiano)Valdarno – FLC (Federazione lavoratori della conoscenza)Arezzo – COORDINAMENTO DONNE VALDARNO
Premessa
La cura della cultura della legalità è sempre più un tratto caratterizzante della misura democratica del nostro paese. Possiamo decidere di non affrontare il tema in questione, oppure dedicare spazio risorse e impegno affinché le generazioni future, insieme a quelle che agiscono nel presente, abbiamo a loro disposizione alcuni strumenti di analisi critica per decifrare il grado di illegalità che oggi alberga nel nostro paese, e soprattutto abbiano strumenti che rendano capaci d’intuire i motivi di questa presenza, la sua evoluzione e soprattutto il livello di presenza nel nostro territorio regionale, per molti versi ritenuto, a torto, un’isola felice.
A nostro avviso questo percorso non può essere affrontato senza un tratto intergenerazionale che la Cgil-SPI Valdarno, la FLC-Cgil e il Coordinamento Donne Valdarno hanno deciso di implementare, basti pensare a tutti i “campi della legalità” che nei mesi estivi i volontari pensionati della Cgil gestiscono insieme a Libera, rendendo strumenti di democrazia attiva i beni confiscati al crimine organizzato, dando l’opportunità a migliaia di giovani di tutto il paese di compiere un’attiva esperienza di legalità partecipata.
Quest’idea di legalità è stata costruita da diversi anni e quello che oggi proponiamo è l’ennesimo tassello di un percorso intrapreso diverso tempo fa e che mira a consolidarsi nel futuro attraverso un’azione permanente di sensibilizzazione nei confronti di un tema che troppo spesso è affrontato secondi i luoghi comuni più popolari, ma che raramente conferiscono conoscenza e consapevolezza alla nostra condizione di cittadini attivi.
OBIETTIVI
Sensibilizzare le nuove generazioni alla Cultura del Diritto e della Legalità nel proprio territorio;
Sollecitare la riflessione all'interno della Scuola come istituzione dedicata alla formazione dei giovani;
Promuovere forme di controllo sociale del territorio che favoriscano il continuo monitoraggio delle infiltrazioni mafiose.
Alle scuole superiori del Valdarno che parteciperanno al progetto LEGALITA' E TERRITORIO sarà riconosciuto un premio di 1000 euro da destinare ad attività didattiche non curriculari.
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria, la Polizia di Stato , segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...