BANCHE: COLDIRETTI/EURISPES, CAPITALI IN FUGA VERSO CRIMINALITA’
CON BASSI TASSI ED AUMENTO RISCHI CRESCE IL MONEY DIRTING
Le turbolenze del sistema bancario aumentano i capitali puliti che alla ricerca di una migliore remunerazione si indirizzano verso l’economia sporca, con il cosiddetto “money dirtying” che è esattamente speculare al fenomeno del riciclaggio nel quale i capitali sporchi affluiscono nell’economia sana. E’ quanto è emerso all’incontro di presentazione del quarto Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. La paura a tenere immobilizzate presso le banche quote consistenti di risparmio dopo l’entrata in vigore del 'bail-in' e la remunerazione negativa del capitale sono gli ingredienti che definiscono la condizione all’interno della quale vanno ricercate le origini del money dirtying. In buona sostanza, molti tra coloro che dispongono di liquidità prodotta all’interno dei settori attivi nonostante la crisi trovano convenienti e pertanto decidono di perseguire forme di investimento non ortodosse, con l’obiettivo del massimo vantaggio possibile affidandosi a soggetti borderline o ad organizzazioni in grado di operare sul territorio nazionale e all’estero in condizioni di relativa sicurezza. Il settore agroalimentare, che ha dimostrato in questi anni non solo di poter resistere alla crisi ma di poter crescere e rafforzarsi anche in un quadro congiunturale complessivamente difficile, è diventato – di conseguenza - ancor più appetibile sul piano dell’investimento. La capacità di attrazione dei capitali legali da parte della malavita - sottolineano Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare - è ben evidenziata dall’attività della Guardia di Finanza che fa notare come le mafie non limitano la loro attività solo all’accaparramento dei terreni agricoli, ma spaziano in tutto l’indotto, arrivando a operare direttamente nelle attività di trasporto e di stoccaggio della merce, nell’intermediazione commerciale e nella determinazione dei prezzi. Supera i 402,5 milioni di euro il valore dei sequestri, effettuati dallo SCICO della GdF, comminati alle organizzazioni criminali nel comparto agroalimentare tra maggio 2014 e febbraio 2015. La Camorra risulta molto interessata al segmento della ristorazione, in quanto mostra una particolare propensione a reimpiegare proventi illeciti mediante l’acquisizione di attività ristorative, soprattutto bar e ristoranti. Cosa Nostra spazia dal business offerto dalle attività ristorative alla gestione di attività agricole e di commercializzazione dei prodotti da essa derivanti. La ’Ndrangheta appare maggiormente rivolta sia all’acquisizione di vasti appezzamenti di terreno e alla gestione di società operanti nel settore agricolo sia al conseguimento illecito di contributi comunitari in materia di politica agricola.
Comando Provinciale di Palermo - Partinico (PA) , 22/04/2025 09:08 I Carabinieri della Compagnia di Partinico supportati dai colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia, hanno eseguito un servizio finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa e contro le violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo lungo le principali arterie dei comuni di competenza. A Borgetto, durante le attività poste in essere, i militari hanno arrestato un 64enne partinicese, già noto alle forze dell’ordine, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri all’interno di uno stabile di proprietà dell’uomo, hanno rinvenuto una piantagione indoor, con all’interno 273 piante di marjuana ancora in fase di crescita e 20 kg di analoga sostanza stupefacente già essiccata e pronta per il confezionamento. È stato altresì accertato che, per il funzionamento dei vari impianti di aerazione - ir...