(ANSA) - NAPOLI, 30 GEN - Minacce ai parenti dei collaboratori di giustizia, al fine di scoprire la località protetta dove viveva il pentito e al fine di farlo ritrattare. Ma anche estorsioni a cittadini, imprenditori costretti a rinunciare alle loro attività pur di pagare il 'pizzo'. E' per tutto questo che oggi è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di quattro uomini del clan Contini. Secondo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Napoli - Stella e della Squadra Mobile di Napoli negli anni dal 2012 al 2018, i quattro sono accusati di aver avvicinato, minacciato ed usato violenza nei confronti dei familiari di un collaboratore di giustizia al fine di scoprire la località protetta dove si trovava, nonché influenzare e far ritrattare la sua collaborazione in modo da salvaguardare gli interessi del sodalizio di appartenenza. Cinque le estorsioni messe in atto. Un cittadino è stato costretto ad acquistare effetti cambiari da corrispondere periodicamente al fine di non essere "mandato all'ospedale"; un imprenditore ha dovuto pagare 13.000 euro mensili a titolo di "pizzo" per poter continuare a svolgere la propria attività imprenditoriale, obbligando infine la vittima a chiudere la propria attività, a cedere le apparecchiature delle società e a versare un'ultima quota al sodalizio per il ritardo nei pagamenti. Ed ancora, un impresario, dedito alla commercializzazione di slot machine, videopoker nonché poker on-line e raccolta scommesse in relazione ad eventi sportivi, è stato costretto a pagare migliaia di euro a scadenze mensili a titolo di "pizzo" così come il titolare di un distributore di carburanti ha dovuto versare a titolo estorsivo la somma di 10.000 euro. Infine, una famiglia, legata a un collaboratore di giustizia, è stata costretta a lasciare il proprio domicilio e a consegnare l'immobile ad affiliati al sodalizio.(ANSA).
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria, la Polizia di Stato , segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...