Passa ai contenuti principali

LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONFISCA BENI PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO A NOTO IMPRENDITORE TARANTINO OPERANTE NEL SETTORE DELLA MITICOLTURA

 


DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA


COMUNICATO STAMPA




LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONFISCA BENI PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO A NOTO IMPRENDITORE TARANTINO OPERANTE NEL SETTORE DELLA MITICOLTURA


La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito in Taranto e provincia un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Lecce - Prima Sezione Penale - Misure di Prevenzione. Si tratta di un patrimonio dal valore di oltre 5 milioni di euro riconducibile ad un imprenditore operante nel settore della commercializzazione di mitili ritenuto socialmente pericoloso sulla base delle risultanze emerse dalla indagini condotte dalla D.I.A. e coordinate dalla D.D.A. di Lecce e a seguito di vicende giudiziarie conclusesi a suo carico con condanna per associazione di tipo mafioso, estorsione e violazione della disciplina sulla detenzione delle armi.

Le investigazioni hanno permesso di accertare come l’uomo pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue rilevanti disponibilità economiche, sia riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti ed a prestanomi.

La confisca interesserà 2 ville, 1 immobile ad uso abitativo, 8 magazzini e 1 terreno, ubicati in Taranto, Castellaneta Marina e Martina Franca, nonché il 50% di quote societarie, 5 compendi aziendali operanti nel settore dei mitili e frutti di mare in genere, 5 autoveicoli, 3 motocicli e 5 rapporti finanziari.

L’odierno risultato operativo si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.


  Lecce, 24 gennaio 2022 



Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven