C’è anche il capo tra le 16 persone, appartenenti al clan Pillera-Puntina, arrestate questa mattina dai poliziotti della Squadra mobile di Catania per associazione di tipo mafioso, estorsione e usura.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa sulla base delle indagini avviate nel 2015 e coordinate dalla direzione distrettuale Antimafia di Catania.
Conosciuti come “gruppo del Borgo”, gli indagati avevano il loro abituale ritrovo a piazza Cavour, zona che controllavano in maniera capillare e dove erano soliti effettuare estorsioni nei confronti dei commercianti e prestiti di somme di denaro con tassi usurari pari al 10%.
In particolare, è stata accertata l’estorsione ai danni dei proprietari di una nota pasticceria, costretti a versare la somma di 2.500 euro in occasione delle festività di Natale e di Pasqua, oltre a consegnare periodicamente numerose ceste contenenti i prodotti dolciari venduti; accertati, inoltre, l’attività di usura nei confronti dei soci e amministratori di alcune ditte del settore della ristrutturazione edile, dell’impiantistica e nel commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori.
L’operazione è stata denominata “Consolazione”, dal nome del quartiere in cui si trova piazza Cavour a Catania. Nel corso dell’operazione è stato arrestato in flagranza, per detenzione ai fini di spaccio, uno degli indagati in quanto trovato in possesso di 1chilo di marijuana, 10 stecche della stessa droga, un bilancino di precisione e la somma di 6mila euro in contanti ritenuta provento dell’attività illecita.
Importante per lo sviluppo delle indagini sono state le denunce presentate dalle vittime e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.