Passa ai contenuti principali

Ndrangheta: colpo alla Locale di Cirò


31 arresti in una vasta operazione antimafia
Comando Provinciale di Crotone - Crotone, 

In data odierna, i militari del Comando Provinciale di Crotone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del suddetto Capoluogo, nei confronti di 31 persone (26 destinatarie di una misura cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari), in ordine ai quali sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza dei reati di “associazione a delinquere di tipo mafioso ex art. 416 bis, commi 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 8 del c.p., estorsione – ex art. 629 del Codice Penale”, nonché per “reati in materia di armi e di sostanze esplodenti”, questi ultimi aggravati dal cosiddetto metodo mafioso. Le indagini1, sinergicamente sviluppate dal giugno del 2019, costituiscono la naturale prosecuzione dell’attività sfociata nell’operazione di polizia denominata “STIGE” (gennaio 2018) e hanno permesso di raccogliere indizi, riguardanti le dinamiche criminali della Locale di Cirò, che hanno per oggetto:
a. la sua spiccata resilienza e la capacità di ricompattarsi, dopo il duro colpo subito nel 2018, mantenendo la sua operatività con le modalità già riscontrate nelle pregresse investigazioni;
b. il suo attuale organigramma, ove si ritengono siano inseriti i “veterani” e le “nuove leve” del panorama associativo locale, che hanno potuto avvalersi, altresì, dei familiari e/o dei conviventi di altri soggetti già detenuti, poiché coinvolti in delle precedenti operazioni di polizia;
c. l’interessamento degli affiliati più rappresentativi su richiesta delle vittime di furti o di altri reati per rientrare in possesso dei loro beni o avere “giustizia”, quasi sempre omettendo di denunciare agli organi istituzionali preposti oppure ottemperandovi se costretti (p.e. nel caso di furti e/o danneggiamenti di beni assicurati o di beni mobili registrati, per cui è necessaria una formale denuncia);
d. la capacità di:
‒ controllo del territorio attraverso la forza intimidatrice, come dimostrato nei numerosi episodi estorsivi ai danni delle attività imprenditoriali/commerciali, con il chiaro intento di monopolizzare, sotto il profilo economico, interi settori commerciali, mediante l’apertura di nuove realtà economiche gestite dagli affiliati, da loro familiari o da altri prestanome;
‒ alterare la libera concorrenza, anche violentemente, ponendo in essere delle vessazioni e delle intimidazioni estorsive, in particolare nel settore merceologico dell’ortofrutta;
e. l’esistenza di una “bacinella”, a cui attingere per pagare gli stipendi agli affiliati, per sostenere economicamente le famiglie dei detenuti e corrispondere le relative spese legali, nonché per garantire economicamente lo svolgimento delle nozze della figlia del capo della Locale di Cirò;
f. la disponibilità di armi da guerra e comuni da sparo, in parte sequestrate;
g. i rapporti e le cointeressenze con gli affiliati della speculare cellula criminale in Germania;
h. l’esistenza della n’drina “Giglio” inserita nella Locale di Strongoli (KR), nonché delle ‘Ndrine di Cariati (CS) e di Mandatoriccio (CS), subordinate alla Locale di Cirò;
i. il controllo dei porti di Cirò Marina e di Cariati mediante atti di concorrenza compiuti con minacce esplicite e implicite (queste ultime derivanti dalla notoria appartenenza alle famiglie ‘ndranghetistiche cirotane), onde ottenere, in regime di monopolio, il controllo dell’intera filiera del pescato all’interno dei suddetti sedimi, costringendo i:
‒ pescatori a:
• consegnare loro il pescato fresco ai prezzi imposti;
• pescare solo le tipologie di pesce decise, tralasciando le altre;
• utilizzare i magazzini per lo stoccaggio del pescato e le attrezzature per la pesca (esche in special modo), da loro esclusivamente messi a disposizione e consegnati;
‒ titolari delle pescherie sia di Cirò che di Cirò Marina a ricevere e ad acquistare il pesce esclusivamente da loro a prezzi di rivendita decisi dai medesimi.
Gli elementi raccolti si sono basati su intercettazioni telefoniche e ambientali, sulle denunce delle persone offese, oltre che su riscontri connessi allo sviluppo di attività di osservazione e pedinamento. La polizia giudiziaria, all’atto della esecuzione della misura, ha effettuato perquisizioni personali e domiciliari. Deve evidenziarsi che il procedimento è in fase di indagini e che la ricostruzione sin qui effettuata è limitata al profilo cautelare.
 












Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia

  In Germania, i giovani si interrogano sulla presenza della mafia.  I giovani dell’SPD di Kassel e del PD della Sardegna hanno organizzato un seminario online, al quale mi hanno invitato per presentare una relazione sulla lotta alle mafie nel contesto globale ed europeo.  Quello che segue è dunque il mio contributo, che ha dato vita a un intenso confronto e ha gettato le basi per un percorso progettuale comune. MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia Sono molto contento di dialogare con una storica organizzazione come i Jusos. Ringrazio in particolare Elio Sanchez, promotore di questa iniziativa, Alberto Vettese, che ha tradotto in tedesco la relazione e le slide e che farà da interprete in questo incontro, e il PD di Berlino. Le nuove generazioni hanno sulle spalle compiti eccessivamente gravosi. Nel cammino della storia a volte ci si trova di fronte a responsabilità a cui non ci si può sottrarre. Voi siete la generazione che dovrà misurarsi con sf

TAGLIO DI CAPELLI DA COSA NOSTRA

Sequestrati beni per 5 milioni di euro a Palermo a Cosa Nostra. Avevano investito i soldi in parrucchieri e beauty farm. Segnalo. http://www.liberoquotidiano.it/news/977204/Mafia-sequestrati-beni-per-5-mln-sigilli-a-beaty-farm-e-centri-estetici-3.html