Passa ai contenuti principali

Operazione "Disfida"; spaccio di stupefacenti nel cuore del centro storico: 10 arresti

 


Operazione "Disfida"; spaccio di stupefacenti nel cuore del centro storico: 10 arresti

Comando Provinciale di Barletta-Andra-Trani - Barletta (BT), 08/02/2023 10:41

Dalle prime ore di questa mattina, circa 80 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Barletta-Andria-Trani - con il supporto dei reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia e del Nucleo Cinofili di Modugno - hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere, e agli arresti domiciliari, nonché quella dell’obbligo di presentazione alla P.G., emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 14 soggetti (8 in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 4 con obbligo di presentazione alla P.G.) ritenuti gravemente indiziati - a vario titolo - di cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti.
L’odierna operazione, giunge all’esito di un’articolata attività investigativa condotta dai militari della Stazione Capoluogo della Compagnia Carabinieri di Barletta per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. La stessa - svolta sotto la direzione della Procura di Trani - ha consentito di acclarare, organicamente e dettagliatamente, l’esistenza di una fiorente e dinamica attività di spaccio, particolarmente attiva nelle vie del centro storico e in quelle adiacenti il Castello di Barletta, condotta da soggetti legati fra loro da stretti rapporti di fiducia, costruiti sull’assidua frequentazione reciproca e sulle pregresse co-detenzioni carcerarie.

L’attività trae origine dal rinvenimento - nell’aprile del 2020, presso un box auto in via Dimiccoli a Barletta – di sostanza stupefacente ed alcune armi.
Sulla scorta di tali evidenze investigative, i militari della Stazione di Barletta hanno intrapreso - a partire dal novembre 2020 - dapprima un’attività di osservazione, pedinamento e controllo che consentiva di individuare i soggetti coinvolti nell’attività illecita e le modalità operative utilizzate. Successivamente i militari dell’Arma si sono concentrati sui riscontri all’attività illecita di spaccio, attraverso l’utilizzo di supporti audio/video, posti nelle zone nevralgiche del centro cittadino.
In sintesi, lo spaccio si concretizzava nei vicoli del centro storico e in particolare in via E. Fieramosca, vico Albamonte, piazza Castello nonché nei giardini del Castello di Barletta. I clienti, divisi tra saltuari e abituali, di età compresa tra i 14 e i 65 anni, si recavano a comperare lo stupefacente quotidianamente e in qualsiasi ora del giorno e della notte, anche se il maggiore afflusso si riscontrava tra le ore 12:00 e le ore 24:00, in particolar modo durante il fine settimana.
Le attività investigative si sono protratte fino al novembre 2022, consentendo altresì una mole considerevole di riscontri, a riprova del fatto che il gruppo criminale abbia continuato ad esplicare la propria attività delittuosa nelle vie del centro storico di Barletta senza soluzione di continuità.

Gli indagati, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip - fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa - sono ritenuti responsabili - a vario titolo - in ordine ad oltre 300 cessioni di sostanza stupefacente avvenute - come detto - tra il mese di novembre 2020 e fino al novembre 2022, adottando una serie di comportamenti strutturati e standardizzati, tra cui:

  • un consolidato posizionamento di soggetti nelle aree sensibili, cosiddette vedette, finalizzato al controllo visivo di precisi settori, al fine di avvertire i componenti del sodalizio sull’eventuale presenza/arrivo delle Forze di Polizia, attraverso dei segnali convenzionali;
  • basi logistiche e nascondigli, tra cui il muraglione del Castello di Barletta, la segnaletica stradale, le grondaie e le cassette postali delle abitazioni del centro storico e gli incavi delle tubazioni dell’acquedotto pugliese, al fine di nascondere la sostanza stupefacente.
Da una prudente stima, il volume di affari dello smercio delle sostanze stupefacenti, si aggirava su proventi quotidiani di circa 3000,00 euro, mentre la sostanza stupefacente sequestrata complessivamente durante le attività investigative, circa 12 kg di marijuana, avrebbe fruttato sul mercato criminale circa 50.000 euro.
Nel corso delle attività investigative sono stati complessivamente tratti in arresto in flagranza di reato 9 soggetti ritenuti responsabili -a vario titolo- di concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati altresì deferiti in stato di libertà per il medesimo reato 8 soggetti, nonché segnalati all’Autorità competente ex art.75 oltre 25 soggetti, divisi tra acquirenti saltuari e abituali.
Espletate le formalità di rito, 8 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 2 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Infine, 4 soggetti sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla P.G.. 
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che -all’esecuzione della misura cautelare odierna - seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.