Passa ai contenuti principali

Caporalato: "Operazione Caronte" 13 arresti e sequestro di beni in Puglia

 Caporalato: "Operazione Caronte" 13 arresti e sequestro di beni in Puglia


Comando Provinciale di Foggia - Foggia, 07/02/2023 10:11
Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia (FG) e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro – N.I.L. di Foggia, hanno dato esecuzione, in Manfredonia, Zapponeta, Matera e nella provincia Monza Brianza, ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale a carico di 13 persone (2 carcere, 5 arresti domiciliari, 2 divieti di dimora e 4 misure interdittive) per intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno. Contestualmente, in esecuzione della medesima ordinanza, il GIP di Foggia ha disposto il sequestro preventivo - comprensivo delle relative sedi operative, dei beni mobili registrati e degli immobili e l’assoggettamento al controllo giudiziario - di 2 aziende agricole (il cui fatturato annuo raggiunge circa i 10 M€), riconducibili ad alcuni dei soggetti colpiti da misura cautelare.
Il provvedimento in parola è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Foggia. Le prolungate, complesse e articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia e condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Manfredonia e da quelli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Foggia, si sono avvalse dell’ausilio di personale appartenente all’OIM “Organizzazione Internazionale per la Migrazioni” e di personale del progetto SU.PRE.ME.1 (che ha messo a disposizione delle indagini un mediatore culturale).
Il nome dell’indagine, “Caronte”, deriva dall’obolo che i braccianti, quasi tutti “residenti” nella ben nota baraccopoli di Borgo Mezzanone, erano costretti a pagate per essere accompagnati nell’inferno dei campi ardenti a bordo di automezzi fatiscenti e illecitamente modificati per consentire l’alloggiamento di un numero superiore di persone.
L’operazione testimonia il costante impegno e la particolare attenzione che l’Arma dei Carabinieri pone nel contrasto alle attività delittuose del circondario, soprattutto in riferimento a reati così lesivi della dignità della persona e in grado di produrre elevatissimi pericoli nei confronti dell’incolumità dei lavoratori.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; dunque si precisa che, al momento, a carico degli indagati sono stati acquisiti unicamente granitici indizi di colpevolezza, ritenuti dal GIP di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari. Si intende affermare infatti come gli indagati non vadano considerati colpevoli fino alla condanna definitiva, come sancito da risalente orientamento normativo e giurisprudenziale in materia.

1) è un progetto co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione e dall’Unione Europea, PON Inclusione Fondo Sociale Europeo 2014-2020, che mira a realizzare un’azione di sistema interregionale, mettendo in atto delle misure indirizzate all'integrazione socio-lavorativa dei migranti come prevenzione e contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...