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Colpo in un ristorante gourmet nella centralissima San Frediano a Firenze: la Polizia di Stato sventa il furto e arresta un uomo di 55 anni

 

Polizia di Stato Firenze

L’episodio si sarebbe svolto in almeno due fasi, nel corso delle quali, secondo gli investigatori, la stessa persona avrebbe indossato due diversi cappellini, non è escluso per “eludere” la videosorveglianza

Ieri sera la Polizia di Stato ha sventato un colpo in un ristorante gourmet nel quartiere fiorentino di San Frediano dove, poco dopo le 22.00, ha arrestato un 55enne originario del bresciano.

Ad allertare tempestivamente gli agenti (tramite il 112 Nue) è stato direttamente il titolare dell’esercizio non appena è scattato il suo sistema di allarme, con tanto di efficiente sistema di videosorveglianza.

Le volanti della Questura hanno subito tagliato ogni via di fuga al malintenzionato che è stato sorpreso dentro il locale, per gli agenti, in evidente stato di ebbrezza alcolica.

Oltre ad avere con sé alcuni cosiddetti in gergo “ferri del mestiere” (guanti, torce, cacciavite e scalpello), l’uomo aveva già al seguito anche un paio di tablet e quasi 150 euro in contanti (parte dei quali trovati ben nascosti sotto la sua biancheria intima).

Secondo quanto ricostruito, detta somma sarebbe compatibile con il denaro che fino a pochi attimi prima dell’indesiderata visita, si sarebbe trovato nella cassa del ristorante.

Quest’ultima è stata successivamente ritrovata dai poliziotti nella vicina via del Leone: una circostanza apparentemente anomala per la quale gli investigatori sono naturalmente voluti andare a fondo nella vicenda.

Incrociando le varie immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, è emerso al momento che l’episodio che ha portato all’arresto del 55enne si sarebbe svolto in almeno due fasi.

In sintesi, l’autore del furto aggravato sarebbe infatti prima entrato nel ristorante forzandone una porta, per poi uscirvi rapidamente con sottobraccio il registratore di cassa; passati alcuni minuti, sarebbe quindi rientrato all’interno dove è stato poi sorpreso dalla polizia.

Gli investigatori non escludono l’ipotesi che la stessa persona abbia agito seguendo questo modus operandi per eludere verosimilmente le riprese dall’alto della videosorveglianza; avrebbe infatti calzato, a seconda dei momenti, due ben distinti cappellini: uno da pescatore e uno da baseball.

Oggi, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, l’arrestato dovrà presentarsi davanti al giudice per la convalida della misura precautelare.

Si precisa sempre che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.


23/07/2024

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