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Controllo del territorio: arrestati due giovani

 


Comando Provinciale di Firenze - Firenze, 15/07/2024 10:43

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno proceduto all’arresto di due giovani, tunisini di 24 e 19 anni, in quanto il primo resosi responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e l’altro, a seguito del controllo di identificazione, risultato destinatario di un provvedimento restrittivo disposto dall’Autorità Giudiziaria a fine maggio. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile, nello svolgere attività di controllo nell’area ricompresa tra via del Gignoro e via del Mezzetta, si sono lanciati all’inseguimento di un giovane che, alla loro vista, si è dileguato attraversando il sottopasso di via del Gignoro, ma è stato subito bloccato da altri militari presenti sul lato di via del Mezzetta, nei confronti dei quali ha opposto viva resistenza al controllo. Gli operanti hanno proceduto alla perquisizione rinvenendo 11 dosi di cocaina confezionate e pronte per la cessione al dettaglio, oltre a un’importante somma di denaro contante, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Nelle medesime circostanze i Carabinieri hanno proceduto all’identificazione di un altro giovane 19enne presente nella stessa zona della città che è risultato invece destinatario di un “provvedimento di cattura”, emesso dall’Autorità Giudiziaria alla fine del mese di maggio. Il giovane, già responsabile del reato di “spaccio” avvenuto nel mese di aprile, a seguito delle plurime violazioni della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria conseguente al citato arresto, è risultato destinatario del provvedimento di aggravamento della misura con la custodia in carcere. Per il 19enne si sono spalancate le porte della Casa Circondariale di Sollicciano, dove è stato ristretto a seguito della notifica del provvedimento. Il 24enne, arrestato per spaccio, è stato condotto presso la Stazione CC Firenze Santa Maria Novella dove è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Firenze per la celebrazione del giudizio direttissimo. Per gli indagati vige comunque la presunzione di innocenza, fino a quando la loro colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

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