Passa ai contenuti principali

Operazione antidroga. Custodia cautelare in carcere per 9 persone

 


Comando Provinciale di Roma - Tivoli e Guidonia, 07/04/2025 11:09

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia - che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 persone, di cui 7 italiani e 2 di nazionalità albanese, gravemente indiziate di essere i promotori e membri di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché detenzione e porto abusivo di armi comuni. Le indagini dei Carabinieri, avviate nel 2021, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di una articolata organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti nei comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio. Si è potuto accertare, inoltre, che i promotori dell’associazione avevano messo a punto una importante struttura logistica di smercio dello stupefacente, assegnando compiti specifici ai singoli partecipi che avevano anche la disponibilità di armi, tanto da accaparrarsi anche l’egemonia di una piazza di spaccio in località Favale di Tivoli.
I destinatari del provvedimento sono un 60enne italiano, operaio promotore dell’organizzazione; in 2 organizzatori, ossia un 41enne di origine albanese, nullafacente e un 47enne italiano, operaio; e in altri 5 soggetti partecipi all’organizzazione criminale, di cui una donna 79enne, italiana, residente sulla piazza di spaccio, gravemente indiziata di essersi prestata ad occultare parte dello stupefacente e somme di denaro, provento dello spaccio, presso la propria abitazione.
Gli indagati, su disposizione degli organizzatori, sono gravemente indiziati di gestire lo spaccio suddividendosi le zone e i turni durante le giornate. Infatti, dopo un preliminare contatto con uno dei promotori, gli acquirenti si dirigevano spesso a piedi o mediante l’utilizzo della propria autovettura, sulla piazza di spaccio dove li attendeva il pusher debitamente incaricato e pronto per cedere la dose di sostanza pattuita. Le indagini hanno consentito di raccogliere elementi indiziari circa il fatto che il promotore 60enne aveva instaurato un vero e proprio rapporto di dominio indiscusso sugli affiliati, tanto è vero che in una circostanza è emerso che il predetto ha costretto un pusher, all’epoca dei fatti, 23enne a continuare a lavorare per lui per saldare i debiti connessi alla vendita dello stupefacente. In aggiunta, i capi di tale associazione avevano stretto contatti con soggetti dediti al malaffare di località esterne all’hinterland romano e si è avuto modo di registrare anche un viaggio del 60enne e del 41enne verso la Spagna, viaggio in cui quest’ultimo è stato arrestato quasi al confine perché trovato in possesso di documenti falsi. Elemento di dettaglio investigativo è il fatto che i summit, finalizzati alla gestione dell’attività illecita, avvenivano all’interno di un pollaio, luogo ritenuto sicuro per eludere eventuali intercettazioni.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...