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Sanzionato dalla Polizia di Stato di Ancona un circolo abusivo nel centro cittadino

 

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Sanzionato dalla Polizia di Stato un circolo abusivo nel centro cittadino 

La Polizia di Stato della Questura dorica prosegue nei controlli ai locali pubblici e di pubblico spettacolo della movida anconetana. I controlli, disposti dal Questore sono rivolti alla verifica del corretto rispetto della normativa in materia nonché a prevenire spiacevoli episodi che possano mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini. Negli scorsi giorni la Polizia di Stato ha effettuato mirati controlli nel cuore del centro cittadino, nei pressi di piazza del Papa, dove sono stati ispezionati alcuni esercizi commerciali. In particolare, intorno all’una di notte di sabato è stato fatto accesso ad un circolo privato sito in via Bonarelli, oggetto di un esposto di alcuni residenti che lamentavano rumori molesti e musica ad alto volume. All’interno della struttura vi erano una quindicina di ragazzi. Nella circostanza veniva accertato come molti degli avventori avevano fatto accesso al circolo con le modalità del cosiddetto “tesseramento al volo” violando in tal modo le prescrizioni della legge regionale Marche nr. 22 del 2021. In particolare il presidente ed il segretario del circolo, presenti sul posto, venivano sanzionati per la violazione dell’art. 75 comma 2 della citata legge regionale, per aver condotto un’attività di somministrazione di alimenti e bevande (S.A.B.), all’interno di un circolo privato che di fatto si era trasformato in un pubblico esercizio, senza licenza/autorizzazione. I due avevano infatti effettuato i tesseramenti riportando i dati anagrafici dei “clienti” su un talloncino nel cui retro venivano apposte le firme per sottoscrizione. Alcuni avventori presenti, hanno confermato tali prassi del “tesseramento al volo”, che rappresenta in sostanza un escamotage per consentire l’accesso al circolo ad una indistinta generalità di soggetti, i quali, per il solo fatto di aver riempito un modulo di iscrizione, ottengono così una tessera di socio e vengono ammessi all’immediata fruizione dei servizi che invece sono riservati ai soci.

Si tratta di una modalità di acquisizione delle iscrizioni che contraddice il regime fiscale derogatorio di cui godono i circoli privati rispetto ai pubblici esercizi, dato che il presupposto legittimante tale regime è dato dalla limitatezza dei soggetti titolati a fruire delle somministrazioni erogate nell’ambito di luoghi non già aperti al pubblico, ma aventi la stessa tutela accordata al privato domicilio.

La sanzione prevista dalla contravvenzione irrogata va da 2.500 € a 15.000 € ed il versamento in misura ridotta consente di pagare 5000 euro.


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