Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Roma - Ancona, 25/02/2020 09:09
Nell’ambito delle attività preventive e repressive dei reati di natura ambientale poste in essere dai Carabinieri del NOE di Ancona e dal personale dell’Agenzia delle Dogane di Ancona, presso l’area portuale della città dorica, nel mese di febbraio sono stati eseguiti frequenti controlli dei rifiuti e delle merci in esportazione verso paesi dell’est europeo.
In particolare, in due distinte occasioni, è stato controllato:
I rifiuti, posti sotto sequestro, rimangono a disposizione dell’A.G., in attesa di essere sottoposti a successivi accertamenti e poi essere smaltiti nel rispetto dell’ambiente e le delle normative vigenti.
In particolare, in due distinte occasioni, è stato controllato:
- un semirimorchio pronto per la spedizione transfrontaliera verso l’Albania ove erano stivate in maniera scriteriata apparecchiature elettriche prive della prevista documentazione di funzionalità e della documentazione attestante la provenienza, classificabili quali RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), anche pericolosi, costituiti da una cabina per impianto di climatizzazione industriale con relativo motore; trasformatori di corrente industriale; ventole di areazione, termoconvettori e altri rifiuti elettrici.Al termine delle attività ispettivo/investigative sull’intero carico, anche mediante l’utilizzo di scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane, una persona è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, in quanto ritenuta responsabile di “gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non” e per “tentativo di spedizione transfrontaliera di rifiuti” ed il semirimorchio è stato sottoposto a sequestro penale;
- un rimorchio articolato, colmo di rifiuti costituiti da RAEE domestici e professionali, tutti privi delle previste certificazioni di funzionalità e della documentazione attestante la provenienza, all’interno del quale erano stivati 205 lavatrici e 22 forni fuori uso, per un peso complessivo di circa 19.000 chili, anch’ esso destinato in Albania.
I rifiuti, posti sotto sequestro, rimangono a disposizione dell’A.G., in attesa di essere sottoposti a successivi accertamenti e poi essere smaltiti nel rispetto dell’ambiente e le delle normative vigenti.