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Traffico di armi e tentata estorsione, 6 arresti con l'operazione "Efesto"

Traffico di armi, tentata estorsione e danneggiamenti sono i reati di cui sono accusati i sei uomini arrestati (cinque in carcere e uno ai domiciliari) dagli agenti del commissariato di Gallipoli (Lecce) in collaborazione con i colleghi del Reparto prevenzione crimine Puglia meridionale, al termine dell’indagine denominata “Efesto”.
L’attività investigativa nasce da un controllo amministrativo effettuato per verificare se le armi dichiarate all’autorità di pubblica sicurezza dai titolari di porto d’armi per uso sportivo, fossero effettivamente presenti nel luogo dichiarato.
Durante la verifica sono emerse alcune incongruità sulle quali gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Gallipoli hanno iniziato ad indagare.
In particolare l’attenzione è stata attirata dalla situazione di due persone che in un mese avevano acquistato 12 armi per uso sportivo (3 revolver, 8 pistole semiautomatiche e un fucile a pompa) con relativo munizionamento, delle quali gli acquirenti non risultavano più essere in possesso senza nessuna giustificazione. Si poi scoperto che una parte delle armi era stata ceduta ad altre due persone, e che anche queste non ne erano più in possesso.
Durante l’indagine è emerso inoltre che i due avevano immesso nel circuito clandestino 18 armi da fuoco pronte all’uso e che sempre gli stessi avevano incendiato il mezzo di un noleggiatore con conducente.
L’indagine ha evidenziato, inoltre, la responsabilità penale di un’altra persona che, insieme ad un complice, aveva minacciato il titolare di un’altra azienda di noleggio con conducente proveniente da un’ulteriore città, per costringerlo a non esercitare a Gallipoli l’attività di autisti per bus navetta.

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