Passa ai contenuti principali

Sodalizio ‘ndranghetistico: 3 arresti per estorsione

 Comando Provinciale di Crotone - Roccabernarda (KR), 17/11/2023 13:08

Nelle prime ore della mattinata odierna, a Roccabernarda, i Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro (KR) e il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro su richiesta di questo Ufficio nei confronti di 3 persone, tra i quali il reggente del sodalizio ‘ndranghetistico, attivo a Roccabernarda e nei Comuni limitrofi, condannato in via definitiva per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p. e attualmente ristretto al regime detentivo speciale, previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario.

Per i tre soggetti il giudice ha ritenuto la ricorrenza della gravità indiziaria dei delitti, a vario titolo contestati, di “estorsione” e “danneggiamento” e “turbata libertà nella scelta del contraente”, aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”.

Nel medesimo contesto, è stata eseguita la Misura Patrimoniale del Sequestro Preventivo di 157.037,57 euro, ai sensi dell’art. 321, commi 1 e 2 del Codice di Procedura Penale, nei confronti di uno degli indagati, titolare di una ditta di lavori elettrici del luogo, al quale sono stati sequestrati i conti correnti, intestati alla sua azienda, e il denaro, trovato nella sua disponibilità, fino al raggiungimento della citata cifra.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e costituenti il naturale prosieguo di quelle, effettuate nell’ambito dell’operazione di polizia, denominata “TRIGARIUM”, esitata nel luglio del 2018:

sono state condotte dal novembre del 2018 all’agosto del 2020, mediante delle attività di captazione tecnica, dei servizi di osservazione, controllo e pedinamento, numerose acquisizioni documentali e l’analisi delle dichiarazioni, rese sia dalle persone offese che da 2 (due) collaboratori di giustizia;

hanno permesso di documentare:

‒ affidamenti da parte del suddetto Comune, dal 2009 al 2017, di 101 (centouno) appalti per la realizzazione dei lavori elettrici (a un valore complessivamente calcolato in 172.235,00 Euro) a una ditta del luogo, riconducibile a un soggetto appartenente al suddetto sodalizio, il quale aveva sostanzialmente ottenuto il monopolio dei citati interventi manutentivi;

‒ danneggiamenti aggravati nei confronti di alcuni privati cittadini, che avevano scelto delle altre società per l’esecuzione di alcuni lavori elettrici, come un docente di Santa Severina, il quale, a causa del diniego del pagamento del “pizzo” al capo Cosca per la costruzione di un oleificio, nel settembre del 2019, è stato vittima del taglio a scopo intimidatorio di 103 piante di ulivo;

‒ l’incendio doloso, verificatosi nell’aprile del 2015, di un furgone, intestato a una ditta individuale di Roccabernarda, operante nel settore dei lavori elettrici, e finalizzato a indurre il suo titolare a non partecipare alle gare per l’acquisizione di “commesse pubbliche” o ad accettare dei lavori dai privati;

Gli elementi raccolti si sono basati su intercettazioni telefoniche e ambientali, sulle denunce delle persone offese, oltre che su riscontri connessi allo sviluppo di attività di osservazione e pedinamento.

La polizia giudiziaria, all’atto della esecuzione della misura, ha effettuato perquisizioni personali e domiciliari.

Deve evidenziarsi che il procedimento è in fase di indagini e che la ricostruzione sin qui effettuata è limitata al profilo cautelare, onde i soggetti potranno introdurre elementi a discarico nel contraddittorio delle parti. 





 

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...