Milano, 30 ott. (Adnkronos) - Due imprenditori arrestati nel Mantovano per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. E' il risultato di una complessa attività d'indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Mantova, unitamente ai militari del nucleo Ispettorato del lavoro e culminata con un'ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di Mantova, su richiesta della locale procura, nei confronti di due imprenditori italiani di 39 e 56 anni. L'operazione segue l'arresto, eseguito lo scorso 14 ottobre, di una coppia di cittadini moldavi accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina finalizzata allo sfruttamento lavorativo. In quella occasione, i militari avevano notificato un invito per rendere interrogatorio 'preventivo', finalizzato alla successiva applicazione di una misura cautelare personale, nei confronti dei due imprenditori italiani, molto noti nel settore, ritenuti responsabili in ipotesi accusatoria del reato di sfruttamento del lavoro quali utilizzatori finali della manodopera procurata dai due stranieri arrestati. L'indagine, svolta anche attraverso intercettazioni e facendo ricorso ai canali di cooperazione internazionale Europol, ha consentito di accertare che i due moldavi avevano reclutato oltre 50 connazionali, in stato di estremo bisogno, inducendoli a raggiungere il territorio italiano e a procurarsi falsi documenti di identità che ne attestavano la cittadinanza rumena per poter essere assunti come cittadini comunitari. Quindi venivano impiegati in condizioni di sfruttamento presso aziende italiane, in particolare in due grosse imprese agricole mantovane, coprendo l'attività di intermediazione illecita con fittizi contratti d'appalto di prestazioni e servizi, aggirando così le procedure previste dai cosiddetti 'decreti flussi'.
