Direzione Investigativa Antimafia
Sezione Operativa Salerno
COMUNICATO STAMPA
MISURE DI PREVENZIONE: CONFISCATI A DOMENICO CHIAVAZZO BENI IMMOBILI PER UN VALORE DI CIRCA 1,5 MILIONI DI EURO.
La Direzione Investigativa Antimafia di Salerno ha eseguito una confisca di beni immobili (appartamenti e terreni) riconducibili a CHIAVAZZO Domenico, 36enne, residente ad Angri (SA), e ai suoi congiunti.
Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Salerno, su proposta del Direttore della D.I.A., nell’ambito di un procedimento di prevenzione instaurato a carico del CHIAVAZZO, al quale è stato contestato un illecito arricchimento mediante la commissione di attività criminali.
L’operazione è il frutto di approfonditi accertamenti patrimoniali condotti dal personale della Sezione Operativa di Salerno che hanno dimostrato come il patrimonio intestato al CHIAVAZZO, condannato nel 2011 per associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione, non fosse congruo con quanto comunicato in sede di dichiarazioni dei redditi ma consistesse in capitali provenienti dalle attività illecite poste in essere.
In passato, nei confronti dell’uomo sono state più volte emesse ordinanze di custodia cautelare per delitti associativi finalizzati a favorire la prostituzione di ragazze straniere e il traffico di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento di confisca è stato emesso ai sensi del “codice antimafia” che consente di acquisire al patrimonio dello Stato tutti i beni intestati a coloro che, sulla base degli elementi raccolti dagli organi investigativi, si ritiene che vivano abitualmente con i proventi di attività delittuose.
In particolare, sono stati confiscati due fabbricati ed un terreno nel comune di Angri, tra cui una sontuosa villa con piscina dove il CHIAVAZZO dimora con il proprio nucleo familiare.
Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta a circa 1,5 milioni di euro.
Salerno, 30 gennaio 2015
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...