LA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA E ANTITERRORISMO E
LA D.I.A. SIGLANO UN PROTOCOLLO DI INTESA IN TEMA DI SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE
ROMA - Un protocollo operativo in materia di prevenzione e contrasto dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose, è stato siglato stamani in via Giulia 52 tra il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Dott. Franco Roberti, e il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Generale Nunzio Antonio Ferla.
Il protocollo renderà più efficaci gli accertamenti sulle segnalazioni di flussi finanziari ritenuti sospetti, che l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2007, trasmette periodicamente alla D.I.A. per l’ulteriore sviluppo investigativo.
Con il Protocollo siglato oggi, il cui scopo è quello di gestire con maggiore speditezza l’enorme flusso di informazioni, la D.N.A.A. e la D.I.A. attueranno nuove metodologie per ottimizzare i tempi di indagine.
L’accordo operativo consentirà di incrociare tutti i dati riguardanti persone fisiche e giuridiche esistenti presso gli archivi della D.I.A. e della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
Gli accertamenti permetteranno di attivare i campi di investigazione, mediante l’individuazione di collegamenti tra chi effettua l’operazione finanziaria sospetta e ambienti della criminalità organizzata di tipo mafioso, consentendo l’acquisizione immediata di elementi di prova per i procedimenti penali in corso o favorendo l’elaborazione di nuovi filoni investigativi.
Roma, 26 maggio 2015
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...