DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo Bari
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA DI BARI SEQUESTRA BENI PER CIRCA 400 MILA EURO AD UN IMPRENDITORE DI BITONTO.
La Direzione Investigativa Antimafia di Bari, in esecuzione del provvedimento emesso dal locale tribunale - sezione misure di prevenzione, ha eseguito il sequestro anticipato di un appartamento, e di un locale commerciale, ubicati nel comune di Turi, un’autovettura di grossa cilindrata e numerosi rapporti bancari per un valore complessivo di circa quattrocento mila euro, riconducibili a MONTE Arcangelo di 53 anni, pregiudicato di Bitonto (BA) e ai componenti del nucleo familiare.
L’imprenditore era rimasto coinvolto nell’indagine “capitolo” del 2007, condotta dalla D.I.A. di Bari sul fenomeno delle aste truccate nella provincia di Bari, ad esito della quale furono tratte in arresto 5 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta ed estorsione, tre delle quali condannate in primo grado, tra cui lo stesso Monte, a 4 anni di reclusione.
Al termine delle investigazioni di polizia giudiziaria venivano svolti, altresì, gli accertamenti patrimoniali sfociati nella proposta di sequestro, a firma del Direttore della D.I.A., prevista dalla normativa antimafia, che consente di procedere alla misura ablativa dei beni nei confronti di soggetti che vivono, abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose, qualora il loro reddito risulti sproporzionato rispetto ai beni nella loro disponibilità .
Bari, 15 maggio 2015
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
