LIVORNO, 12 GIU - I 3.300 chili di cocaina che furono sequestrati dai carabinieri nel porto di Livorno nel febbraio del 2020 sono stati distrutti in un termovalorizzatore. Lo stupefacente, proveniente dalla Colombia, fu ritrovato in 90 borsoni in un container imbarcato su una nave battente bandiera delle Isole Marshall e diretta a Marsiglia (Francia). Dopo aver completato tutte le analisi sul quantitativo sequestrato, che hanno confermato l'eccezionale grado di purezza della droga, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Firenze il comando provinciale dell'Arma di Livorno ha organizzato la complessa operazione di distruzione di tutta la droga nell'inceneritore di via dell'Artigianato. Per questo e' stato approntato un dispositivo di sicurezza imponente, visto il valore del carico, circa mezzo miliardo di euro. Oltre 30 i carabinieri impiegati nell'operazione. Il trasporto e' stato eseguito da un convoglio composto da due furgoni, con i 3.300 kg di cocaina, scortati da equipaggi del Reparto Operativo, dai motociclisti e da una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Livorno, con il supporto di due aliquote di primo intervento da Pisa. (ANSA).
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
