Passa ai contenuti principali

Frode fiscale nel settore del commercio di carburante per autotrazione

 Perugia, 17 novembre 2021

Frode fiscale nel settore del commercio di carburante per autotrazione

Comando Provinciale Perugia

Video

I finanzieri del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria e personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Perugia, su delega di questa Procura, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali nei confronti dei componenti di un sodalizio operante nel settore della commercializzazione dei carburanti per autotrazione, mediante una serie di società dislocate sull’intero territorio nazionale, nei cui confronti sono emersi indizi di colpevolezza per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, e trasferimento fraudolento di valori.

L’attività investigativa trae origine da autonome attività di analisi, elaborate dalla Guardia di Finanza e dall’ADM ed aventi ad oggetto le transazioni economiche poste in essere, a partire dall’inizio dello scorso anno, da operatori dello specifico settore, particolarmente esposto a rischi di frode, a tutti i livelli della filiera commerciale, dall’approvvigionamento alla distribuzione, e spesso oggetto di attrazione per gli affari illeciti della criminalità organizzata.

Lo sviluppo delle indagini, condotte mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche, interrogazione di banche dati, acquisizione ed esame di documentazione amministrativa, contabile e bancaria, ha consentito di individuare un sistema di evasione dell’imposta sul valore aggiunto incentrato su due depositi petroliferi ubicati in provincia di Perugia e riconducibili, l’uno, ad un imprenditore umbro, l’altro, ad un pregiudicato calabrese – già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, in quanto ritenuto contiguo ad una cosca di ‘Ndrangheta – il quale risulterebbe promotore ed organizzatore dell’associazione.


Nell’ambito del contesto associativo, un ruolo importante è stato, altresì, rivestito da un pregiudicato campano, attualmente detenuto, già coinvolto in altre indagini riguardanti clan camorristici con interessi nel settore del commercio di prodotti petroliferi, nonché da un imprenditore siciliano emerso in precedenti contesti investigativi.


Il meccanismo fraudolento si è rivelato articolato secondo il classico schema della “frode carosello”.


Nel dettaglio, il prodotto petrolifero di provenienza unionale giungeva da un deposito costiero veneto alle società perugine, autorizzate ad operare come “destinatari registrati”, qualifica che consente di ricevere il prodotto in sospensione delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto e di effettuare cessioni, senza applicazione dell’IVA, ma solo ad operatori commerciali in possesso di requisiti di affidabilità e dietro presentazione di polizze fideiussorie a garanzia del pagamento dell’imposta.

Presso i depositi delle società umbre, il carburante veniva “nazionalizzato”, assoggettato, cioè, ad accisa e, contestualmente, ceduto ad una serie di società “cartiere”, senza addebito dell’IVA, pur se le stesse erano evidentemente prive dei prescritti requisisti di affidabilità e a fronte di polizze fideiussorie false.

A loro volta, le società cartiere – mere scatole vuote fittiziamente interposte nelle transazioni commerciali – rivendevano il prodotto a clienti terzi con addebito dell’imposta, che veniva incassata ma non versata all’Erario.

La sistematica evasione dell’IVA consentiva l’immissione sul mercato dei prodotti petroliferi a prezzi “fuori mercato”.

Inoltre, nei confronti di alcuni degli indagati, già destinatari di provvedimenti restrittivi emessi nell’ambito di precedenti procedimenti penali nonché di misure di prevenzione, sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine alla fattispecie delittuosa di cui all’articolo 512-bis del codice penale, perché, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e, quindi, sottrarre il proprio patrimonio ad eventuali provvedimenti ablativi, hanno, nel tempo, compiuto una serie di atti ed operazioni di fittizia interposizione, operando quali soci occulti ed amministratori di fatto all’interno di società formalmente intestate a prestanome.


Infine, nei confronti di 7 società sono emersi profili di responsabilità “amministrativa”, ai sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001, per i reati commessi nel loro interesse e a loro vantaggio da soggetti che, al loro interno, hanno rivestito funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione.


Ritenuto fondato l’impianto accusatorio formulato dal pubblico ministero, all’esito delle articolate indagini di polizia giudiziaria, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia, sussistendo il pericolo di reiterazione dei reati ed evidenziando la “commistione di interessi ed il coinvolgimento nel settore investigato di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata di stampo mafioso in contatto con alcuni degli odierni indagati”, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone nonché il sequestro preventivo di somme di denaro, beni mobili ed immobili, compendi aziendali e depositi petroliferi, a carico di 12 persone fisiche e 7 società, per un ammontare di oltre 15 milioni di euro.





Post popolari in questo blog

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia

  In Germania, i giovani si interrogano sulla presenza della mafia.  I giovani dell’SPD di Kassel e del PD della Sardegna hanno organizzato un seminario online, al quale mi hanno invitato per presentare una relazione sulla lotta alle mafie nel contesto globale ed europeo.  Quello che segue è dunque il mio contributo, che ha dato vita a un intenso confronto e ha gettato le basi per un percorso progettuale comune. MAFIA, GLOBALIZZAZIONE, EUROPA: UNA SFIDA PER LA POLITICA di Giuseppe Lumia Sono molto contento di dialogare con una storica organizzazione come i Jusos. Ringrazio in particolare Elio Sanchez, promotore di questa iniziativa, Alberto Vettese, che ha tradotto in tedesco la relazione e le slide e che farà da interprete in questo incontro, e il PD di Berlino. Le nuove generazioni hanno sulle spalle compiti eccessivamente gravosi. Nel cammino della storia a volte ci si trova di fronte a responsabilità a cui non ci si può sottrarre. Voi siete la generazione che dovrà misurarsi con sf