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Sequestrato compro oro abusivo

 Lucca, 5 novembre 2021

Sequestrato compro oro abusivo

Comando Provinciale Lucca

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio del territorio, tesa a riscontrare il rispetto degli obblighi antiriciclaggio da parte degli operatori cc.dd. compro oro, hanno individuato un soggetto economico del capoluogo lucchese che è risultato operare abusivamente.

Conseguentemente, l’esercizio commerciale è stato sottoposto a sequestro ex art. 321 del c.p.p. per impedire la prosecuzione dell’illecita attività.

In particolare, il servizio trae origine da un controllo mirato antiriciclaggio eseguito dalle fiamme gialle del Gruppo di Lucca nei confronti di una ditta individuale, selezionata sulla base di specifici elementi di rischio raccolti attraverso le molteplici banche dati in uso al Corpo.

Dall’analisi della documentazione rinvenuta all’atto dell’intervento ispettivo, i finanzieri hanno constatato che, malgrado la ditta non fosse più iscritta nello specifico registro professionale istituito presso l’Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività e dei mediatori creditizi (c.d. O.A.M.), continuava ad acquistare preziosi usati e a porli in rivendita.

Il titolare della società era stato, infatti, cancellato dall’O.A.M. per non aver pagato i contributi previsti, giacché l’incurante prosecuzione dell’esercizio della professione di compro oro, ormai da considerarsi abusiva, è sfociata nella denuncia, a piede libero, dello stesso alla locale Procura della Repubblica, cui è stato altresì richiesto di convalidare la misura cautelare del sequestro, operata d’urgenza e nell’immediatezza dell’accertamento del reato, dagli investigatori di polizia giudiziaria del Corpo.

Contestualmente al sequestro del locale, sono stati sottoposti a misura cautelare documenti ritenuti d’interesse, ora al vaglio delle fiamme gialle lucchesi per ricostruire la provenienza dei materiali rinvenuti in sede di controllo e constatare eventuali, ulteriori violazioni alla normativa antiriciclaggio.

L’autorità giudiziaria, nel ritenere sussistenti i presupposti dei sequestri penali attivati, ha convalidato gli stessi, per poi lasciare, in un secondo momento, la disponibilità del locale al titolare della ditta individuale per continuare la sola attività di gioielleria.

L’azione di servizio svolta dalla Guardia di Finanza costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio del Corpo, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni connessi agli illeciti in materia di concorrenza sleale ed inquinamento dell’economia legale, a tutela del mercato e a salvaguardia dei cittadini e degli operatori economici che esercitano la propria professione nel rispetto delle vigenti normative.

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