Passa ai contenuti principali

Esecuzione di una ordinanza applicativa di misura interdittiva

 Vicenza, 24 marzo 2022

Esecuzione di una ordinanza applicativa di misura interdittiva

Comando Provinciale Vicenza

Nella giornata di oggi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione all' ordinanza applicativa di misura interdittiva disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vicenza, su richiesta di questa Procura, nei confronti di due amministratori/gestori una S.p.A., con sede in Nola (NA), titolare di un noto marchio nazionale operante - con la formula commerciale del franchising - nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento per bambini.

Con l'indicato decreto è stata disposta nei confronti degli indicati imprenditori l'applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di "... esercitare attività imprenditoriali di qualsiasi natura e in qualsiasi forma sia individuale, che associata o societaria" in relazione ai reati di concorso esterno in plurime condotte di bancarotta fraudolenta - patrimoniale ed "impropria" per effetto di operazioni dolose - connesse alla dichiarazione di fallimento di una S.R.L. (sentenza del Tribunale di Vicenza 12 marzo 2018).

L'attività di indagine svolta dalla Procura di Vicenza - con I' ausilio dei militari della Guardia di Finanza del Comando Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Sezione di Polizia Giudiziaria - ha preso avvio dal fallimento dell'indicata società di capitali (franchisee) operante nel comprensorio vicentino ed affiliata - a seguito di contratto di franchising - alla catena commerciale facente capo alla società campana (franchisor).

Nell'indagine sono coinvolti anche l’amministratore/legale rappresentante della società fallita e l'agente di zona per la rete di affiliati alla S.p.A...

Nel corso delle indagini è emerso che la società titolare del marchio e promotrice della rete commerciale in franchising avrebbe posto in essere, ai danni dell'affiliato vicentino, condotte riconducibili all' "abuso di dipendenza economica" previste dall'art. 9 della legge 18 giugno 1998, n. 192, recante "Disciplina delia subfornitura nelle attività produttive", consistite:

  • nell'imporre acquisti di merce destinate alla rivendita al dettaglio per quantitativi non sostenibili dall'affiliato, causando un progressivo crescente aumento delle merci invendute giacenti in magazzino, con conseguente forte indebitamento dell'affiliato, e nell'assoggettare l'affiliato a plurime e reiterate campagne promozionali secondo condizioni ed applicazione di sconti inidonee a garantire un adeguato margine di guadagno all' affiliato;
  • nel favorire la grave situazione di indebitamento dell'affiliato in quanto le forniture di merci imposte dall' affinante venivano finanziariamente regolate con finanziamenti "baciati" erogati dalla società nolana al fine di consentire alla società franchìsee di onorare, alle diverse scadenze, le ricevute bancarie emesse a fronte delle forniture di merci
  • nell' interrompere arbitrariamente e senza preavviso il rapporto di affiliazione con il franchìsee in evidente stato di decozione, stipulando peraltro con la società fallita un contratto di natura transattiva avente ad oggetto la compensazione dell' ingente esposizione debitoria - oltre 800.000,00 euro - a fronte della cessione alla società affinante della quasi totalità dell' attivo patrimoniale, degli arredi dei cinque esercizi di vendita e dell' avviamento, con corrispettivo pregiudizio per gli altri creditori.

In osservanza delle disposizioni del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 188 si rappresenta che il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.