ROMA, 12 MAR - Sequestrati beni e prevenzione patrimoniale nei confronti di un narcotrafficante italiano di 50 anni. I Carabinieri del Comando provinciale di Roma, a conclusione delle indagini patrimoniali e bancarie coordinate della procura di Roma e dalla Direzione distrettuale antimafia hanno messo sotto sequestro per un valore complessivo di un milione di euro beni riconducibili a David Cittadini, 50 anni, gia' condannato piu' volte per reati di narcotraffico. L'odierno provvedimento si inserisce nella strategia di contrasto alle associazioni criminali con disposizioni e provvedimenti sui loro patrimoni che gli inquirenti ritengono frutto di attivita illecite. Sequestrato un appartamento, nella disponibilita' materiale della figlia del 50enne, del valore di circa mezzo milione di euro, un conto corrente bancario con circa 400mila euro e una cassetta di sicurezza, contenete quattro Rolex. L'uomo era stato arrestato, dopo 16 anni di latitanza, il 26 maggio 2021 con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il 50enne deve scontare una pena di anni 13 e mesi 4 di reclusione. I Carabinieri, in previsione del compleanno della figlia, si erano appostati per giorni davanti alla casa della madre del soggetto. Dopo aver notato un uomo entrare repentinamente all'interno dello stabile i militari avevano deciso di fare irruzione nell'appartamento trovando cosi il latitante mentre tentava di nascondersi nella camera da letto. (ANSA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...