Passa ai contenuti principali

Mafia: Operazione "Doppio Sgarro", 9 arresti in Calabria

 Comando Provinciale di Reggio Calabria - Reggio Calabria, 08/03/2022 10:52

Durante la scorsa notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e, in particolare, quelli del Gruppo di Locri, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura delle Repubblica - D.D.A. del medesimo capoluogo, nei confronti di 9 persone (di cui 7 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, nonché produzione, traffico e detenzione illeciti di stupefacenti in concorso.


Il provvedimento è il risultato di un’ampia e strutturata attività di indagine, condotta dalla Compagnia di Roccella Jonica e coordinata dalla D.D.A. reggina che, avvalendosi di risultanze investigative inerenti personaggi legati a vario titolo alla criminalità organizzata di Stilo e dei Comuni limitrofi, acquisite fin dal 2014, nonché del portato dichiarativo di un collaboratore di giustizia, traendo elementi dalle emergenze probatorie raccolte nell'ambito di separati procedimenti penali diretti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri, aventi ad oggetto alcuni fatti delittuosi che nel passato avevano insanguinato l'area dello Stilaro – tra cui spiccano gli omicidi di MG nel 2005 e GG nel 2021 – ha consentito di disarticolare l’operatività di un presunto gruppo criminale di tipo mafioso. 

Il condizionamento mafioso è stato ritenuto particolarmente pregnante da parte del Giudice, il quale ha ritenuto le cosche – nella fase dell’esame cautelare – interessate a garantirsi il controllo del territorio con la solita metodologia delle imposizioni e dei condizionamenti violenti anche all'attività amministrativa pubblica, da tempo ormai si sono rese artefici della condizione di grave depressione che governa quelle aree calabresi, in tutto asservite alla prepotenza mafiosa che impone le proprie regole e opprime la popolazione con la violenza.    

In particolare, sarebbero stati accertati ruoli e gradi dei relativi appartenenti, perlopiù membri di una stessa famiglia, in seno a quella che può essere definita una nuova “locale di ‘ndrangheta”, attiva nel Comune di Stilo e confederata alla cosca dei TAVERNITI di Gerocarne, nel vibonese, tanto che un affiliato avrebbe ricevuto la “doppia dote” di “sgarrista” da entrambe le locali. Danneggiamenti, estorsioni, e pascoli abusivi sono i reati che avrebbero consentito alla citata consorteria di esercitare un capillare e opprimente controllo sul territorio di propria “competenza”, ingenerando, grazie anche alla disponibilità di armi, nella popolazione un diffuso timore e senso di omertà.

Tra i vari indagati per associazione di tipo mafioso vi è anche un appartenente alla cosca “Ruga - Gallace - Leuzzi”, storica organizzazione mafiosa opprimente l’alto Jonio reggino, basso catanzarese e zone limitrofe, che nel tempo avrebbe messo a disposizione degli associati i propri immobili per lo svolgimento dei riti di affiliazione alla ‘ndrangheta e rivestito, per conto della predetta consorteria criminale, il ruolo di referente territoriale nel Comune di Stilo con la dote di “vangelo”. Tale circostanza assume evidenza in occasione dei gravi eventi avvenuti a febbraio e a giugno del 2018 nei confronti di rappresentanti di quell’Ente comunale, consistenti rispettivamente nel danneggiamento con colpi d’arma da fuoco dell’auto di un Consigliere di minoranza e nell’incendio della casa rurale del Sindaco pro-tempore, allorquando, proprio in virtù del ruolo ricoperto, l’indagato veniva interessato da taluni soggetti legati alla criminalità organizzata di San Luca al fine di addivenire alla conoscenza degli autori degli episodi anzidetti.

Quanto all’amministrazione del Comune di Stilo, sottoposta dal 2018 a Commissione di indagine anche a seguito dei citati episodi delittuosi, nell’ambito dell’attività investigativa sono emersi elementi indiziari circa un abituale e arbitrario esercizio del pascolo abusivo sulla c.d. “pineta del Monte Consolino” e su un antico “castello medioevale”, area sottoposta a vincolo paesaggistico e considerata principale attrazione turistica del centro storico di Stilo, da parte dei membri della predetta consorteria mafiosa.

Infine, durante la conduzione dell’inchiesta sono stati raccolti elementi indizianti circa l’esistenza di un’associazione dedita alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, attiva nei Comuni reggini di Placanica, Stignano, Pazzano e Caulonia, nonché la responsabilità, in capo ai relativi organizzatori, della realizzazione, nel luglio 2018 nel Comune di Pazzano, loc. Tizzana, di una piantagione di cannabis indica di 120 piante, sequestrata e distrutta dai Carabinieri d’intesa con l’Autorità giudiziaria. Quest’ultimo connubio associativo , anch’esso assai ben collaudato e, seppur scevro da condizionamenti mafiosi, è stato ritenuto capace di contribuire alla diffusione dell'agire illecito e malavitoso nelle aree di interesse.


Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

SINTESI RAPPORTO MAFIA IN TOSCANA DELLA FONDAZIONE CAPONNETTO

SINTESI Presentazione: Piero Grasso, Presidente del Senato "...Oggi, come Presidente del Senato, sono chiamato a un ruolo di garanzia che mi impedisce di entrare nel vivo del procedimento di formazione della legge e persino di votare le leggi. Ma non per questo ho rinunciato alla lotta per la legalità e la giustizia. È questo un obiettivo al quale tutti dobbiamo contribuire, con un rinnovato impulso etico e una ancora maggiore conoscenza tecnica del fenomeno. Sono certo che questo Rapporto, straordinariamente innovativo nella sua capacità di analizzare le infiltrazioni mafiose, sarebbe piaciuto ad Antonino Caponnetto, eroe simbolo di questa lotta... Il suo coraggio, la sua forza, la sua capacità di creare armonia e affiatamento nel lavoro sono ora la linfa vitale dellaFondazione che porta il suo nome, impegnata in prima linea contro la criminalità organizzata, in particolare attraverso la costante opera di formazione e sensibilizzazione rivolta ai giovani, i futuri c...