Torino, 8 giu. (LaPresse) - I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna (Napoli) hanno arrestato, a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della procura di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, 20 persone, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, denominata clan Gallo-Angelino, nonché di estorsioni consumate e tentate, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso. Il sodalizio criminoso, viene ricostruito, attivo in Caivano e territori limitrofi dal novembre 2019 al maggio 2020, avrebbe operato mediante sistematiche richieste estorsive ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona e si sarebbe avvalso anche di una grande disponibilità di armi, molte delle quali abilmente occultate sottoterra o in intercapedini di edifici. Questo, riferiscono i militari, avrebbe assicurato al gruppo criminale la supremazia rispetto ad altre organizzazioni camorristiche presenti nell'area. Il controllo del territorio, inoltre, ricostruiscono i militari, sarebbe stato realizzato anche attraverso attività apparentemente lecite, volte al soccorso di soggetti economicamente già fragili e maggiormente indeboliti dal periodo di pandemia da emergenza Covid ponendo in essere una forma di 'sostegno interessato' verso i giovani bisognosi che avevano perso il lavoro in realtà già depresse. In particolare, nel periodo di assoluto blocco delle attività, sarebbe stato organizzato un vero e proprio 'banco di distribuzione di alimenti' alle famiglie bisognose di Caivano.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
