23 set. (Adnkronos) - I Carabinieri della Compagnia di Giovanni in Persiceto, supportati dall'unità cinofila del Comando Provinciale di Bologna, hanno arrestato un pensionato 70enne residente a Castello d'Argile, nel bolognese, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione è nata da una perquisizione domiciliare dopo il furto di uno zaino, di proprietà di un ragazzo 18enne di Castello d'Argile, avvenuto lo scorso 3 settembre durante la Festa dei Giovani a Pieve di Cento. Il giorno dopo, i carabinieri, al termine di una veloce attività di indagine, hanno individuato e rintracciato gli autori del furto, due ragazzi tunisini senza fissa dimora rispettivamente di 33 e 29 anni. Ritenendo possibile che gli autori del furto fossero ancora in possesso della refurtiva, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l'abitazione del 70enne che ospitava i due all'interno del casolare, nel Comune di Castello d'Argile (BO), da lui preso in affitto. Durante le operazioni i militari hanno rinvenuto, nella disponibilità dei due stranieri, lo zaino rubato lo scorso 3 settembre, ammettendo di essersi già disfatti del portafoglio e della macchina fotografica precedentemente riposti al suo interno. Il pensionato però, alla vista dei militari e dell'unità cinofila, era apparso fin da subito in evidente stato di agitazione, inducendo i carabinieri ad un'approfondita perquisizione. E' così che i militari, all'interno di un deposito hanno scoperto, in un vecchio frigorifero spento, due involucri plastificati, ricoperti di scotch per pacchi, contenenti rispettivamente dieci cilindri di hashish, del peso complessivo pari a 4,5 kg, oltre ad un bilancino di precisione. Lo stupefacente e il resto del materiale è stato sequestrato, mentre il pensionato, su disposizione della Procura di Bologna, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo con rito direttissimo.
Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di