Reclutavano stranieri ospiti del C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Monastir (Cagliari) per farli lavorare in nero in diverse aziende agricole e nei vigneti di note cantine della provincia Cagliaritana.
I poliziotti della Squadra mobile del capoluogo sardo hanno arrestato 5 cittadini pakistani, tutti con permesso di soggiorno in Italia, indagati per aver costituito e organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro nero, con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro.
Un altro cittadino pakistano, con il ruolo di autista per l’organizzazione, è stato denunciato in stato di libertà.
Gli arrestati, ogni mattina, prelevavano dal C.A.S. gli stranieri e li portavano a lavorare in alcune aziende agricole della provincia, dando loro una paga di 5 euro l’ora.
Sono 12, invece, i titolari di aziende agricole e cantine indagati in stato di libertà per avere utilizzato la manodopera reclutata dagli arrestati, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno.
Nell’operazione sono stati impegnati complessivamente 60 uomini della Squadra mobile, del Reparto prevenzione crimine di Abbasanta (Oristano) e del Reparto mobile di Cagliari.
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