Passa ai contenuti principali

Sequestrata e distrutta maxi piantagione di cannabis a Barletta - Denunciato il responsabile

 




Nell’ambito della costante attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, i finanzieri del Comando Provinciale BAT hanno individuato un capannone nell’agro di Canosa di Puglia adibito alla coltivazione di cannabis sativa, ovvero quella utilizzata esclusivamente per uso industriale e priva di qualsivoglia tipo di effetto drogante, ma che nella realtà dei fatti risultava di un livello di THC (tetraidrocannabinolo, principio attivo della marijuana) superiore ai limiti previsti dalla legge e, dunque, si qualificava come vera e propria sostanza stupefacente.


In particolare, i militari del Gruppo di Barletta, nell’ambito di una mirata attività info - investigativa finalizzata alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, hanno individuato il sopracitato fabbricato dal quale provenivano fortissimi odori riconducibili alla canapa, accompagnati dalla presenza di un articolato sistema di aerazione forzato, oltreché un impianto di illuminazione a lampade UV ed umidificatori utilizzati per favorire la crescita delle piante, che lasciava intuire la presenza di una possibile coltivazione illecita di marijuana.


Ciò detto, all’atto dell’accesso gli operanti, anche mediante l’ausilio del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Bari, hanno sorpreso un soggetto intento alla lavorazione delle prefate piante di canapa che – all’esito delle analisi eseguite da un laboratorio specializzato – sono state censite come “canapa indica” con un valore medio di THC tre volte superiore rispetto il limite massimo consentito dalla normativa per la coltivazione della cosiddetta “canapa light”.


Inoltre, oltre alla sopracitata piantagione costituita da un quantitativo pari a circa 1000 piante di cannabis, veniva rinvenuto presso uno degli stabili di proprietà del soggetto un essiccatoio contenente all’interno circa 50 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, pronta alla minuta vendita.


Dal quantitativo totale di sostanza stupefacente (in gran parte oggetto di coltivazione, ma anche già essiccata e lavorata) sottoposta a sequestro e successivamente distrutta, si presume che sarebbe stato possibile ricavare infiorescenze e foglie, predisposte per la vendita al dettaglio, corrispondenti ad oltre 250.000 dosi di sostanza stupefacente del valore commerciale di oltre 2.500.000,00 di euro.


All’esito delle operazioni, il proprietario della piantagione è stato deferito alla Procura della Repubblica di Trani per il reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.


Ad ogni buon conto, si rappresenta che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo ove intervengano sentenze irrevocabili di condanna.


L’operazione svolta nella provincia di Barletta Andria Trani testimonia il costante e poliedrico presidio del territorio esercitato dalla Guardia di Finanza di Barletta, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Trani, a salvaguardia delle leggi e volta a garantire una maggiore sicurezza per la comunità al fine di contrastare efficacemente i traffici illeciti che minacciano il benessere pubblico.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...