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33 Kg di stupefacenti recuperati in una operazione anti droga

 


Comando Provinciale di Bologna - Bologna, 21/10/2024 15:16

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, nel corso di un mirato e specifico servizio finalizzato al contrasto e allo spaccio di sostanze stupefacenti in città e in provincia, hanno arrestato una coppia di italiani, 41enne (lui) e 56enne (lei), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’uomo, sospettato di spacciare e detenere presso la propria abitazione, sita all’interno del quartiere San donato-San Vitale, ingente quantitativo di sostanza stupefacente, è stato attenzionato dai Carabinieri. Nel pomeriggio il 41enne è stato fermato ed identificato dai militari proprio nel momento in cui, al volante di un’autovettura, ha parcheggiato sotto casa sua. Al momento del controllo, lo stesso ha iniziato ad agitarsi e a mostrare evidenti segni di nervosismo, accompagnati da frasi confuse e senza senso, evidentemente perché cosciente di essere stato scoperto; poco dopo ha ammesso le proprie responsabilità. Prima di iniziare la perquisizione, i Carabinieri hanno spiegato alla compagna dell’uomo, presente all’interno dell’abitazione, il motivo della loro “visita”. Al termine delle operazioni di perquisizione personale, domiciliare e veicolare, i Carabinieri hanno recuperato complessivamente più di 27 kg di Hashish suddivisi in panetti e frammenti e quasi 6 kg di Marijuana confezionata all’interno di vari contenitori e buste per il sottovuoto. Insieme alla droga, i militari hanno ritrovato diversi bilancini di precisione, una macchina per il sottovuoto con annesse buste uguali a quelle utilizzate per il confezionamento dello stupefacente e altro materiale. È stata recuperata anche una cospicua somma di denaro contante superiore a 18.000 euro in banconote di vario taglio provento della fiorente attività di spaccio tenuta dalla coppia. Tutta la droga, il materiale e il denaro sono stati sequestrati, mentre i due presunti responsabili sono stati arrestati e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, sono stati tradotti nelle aule del Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima all’esito del quale sono stati sottoposti alle misure cautelari personali degli arresti domiciliari (lui) e dell’obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia giudiziaria (lei).

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