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Il "pugno chiuso" tradisce lo spacciatore

 


Comando Provinciale di Palermo - Carini (PA), 11/10/2025 10:07

I Carabinieri della Stazione di Carini hanno arrestato un 44enne del luogo, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nel comune di Carini, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’episodio si è svolto durante un controllo di routine, nel corso del quale i militari hanno notato l’indagato alla guida della propria autovettura, insieme alla compagna e ai figli minori che, alla vista della pattuglia, ha assunto sin da subito, un atteggiamento giudicato sospetto. L’elemento determinante, che ha suscitato legittimi dubbi negli operanti, è stato il modo in cui l’uomo manteneva una delle due mani: serrata a pugno con una tenacia eccessiva, quasi fosse impegnato in una prova di resistenza fisica. La situazione ha raggiunto l’apice della singolarità al momento della richiesta di esibire i documenti di identità. Il 44enne, infatti, ha mostrato una marcata e prolungata difficolta nel tentativo di prendere il portafoglio, impedito dalla sua irremovibile volontà di non schiudere la mano. Messo alle strette, l’uomo ha finalmente dovuto allentare la presa, rivelando il contenuto del pugno: diverse dosi di cocaina pronte per la cessione. A questo punto i militari hanno proceduto con una perquisizione personale e veicolare dell’indagato che ha permesso di rinvenire, oltre le dosi già recuperate a portata di mano, anche ulteriori 28 dosi tra cocaina e crack, nonché quasi 490 euro in banconote di piccolo taglio verosimilmente provento dell’attività illecita, il tutto occultato all’interno di un borsello posto sotto il sedile dell’auto. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e inviata al Laboratorio di Analisi delle Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per gli accertamenti quantitativi e qualitativi. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto del 44enne e ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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