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Sicurezza: intervenuti per una lite in famiglia scovano un Kalashnikov AK/47

 


Comando Provinciale di Venezia - Cavarzere (VE), 15/10/2025 11:02

Nella mattinata dell’11 ottobre, i militari della Compagnia Carabinieri di Chioggia hanno arrestato un 46enne italiano presunto responsabile del reato di “detenzione di armi clandestine e munizionamento da guerra, detenzione di armi comuni, parti di esse e munizionamento, ricettazione, maltrattamenti in famiglia e detenzione di sostanze stupefacenti”. I militari, su segnalazione della locale Centrale Operativa, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo a seguito di richiesta di intervento per lite in famiglia pervenuta dalla compagna convivente. Nella circostanza i Carabinieri, dopo aver soccorso la vittima ed aver appreso dalla medesima che, da tempo, avrebbe subito vessazioni, maltrattamenti, aggressioni fisiche e minacce da parte del compagno, hanno effettuato una prima ispezione nell’abitazione alla ricerca di eventuali oggetti atti a offendere, che ha permesso di rinvenire un’ascia tattica modello “tomahawk” sul comodino della camera da letto. É stata quindi immediatamente eseguita una perquisizione alla ricerca di armi nell’abitazione e nelle relative pertinenze, che ha permesso di rinvenire all’interno di una cantina e sottoporre a sequestro:  un fucile mitragliatore “Kalashnikov AK/47” con matricola abrasa, corredato da 5 caricatori bifilari contenenti complessivamente 119 cartucce cal. 7,62;  una pistola cal. 7,65 con caricatore contenente 6 proiettili;  oltre 470 cartucce di vario calibro e modello;  n. 2 pugnali e una baionetta militare;  un fucile ad aria compressa corredato da 500 piombini marca “Diablo”;  circa 50 gr. di sostanza stupefacente del tipo marijuana. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Santa Maria Maggiore di Venezia” a disposizione dell’A.G. Sono in corso accertamenti volti ad individuare la provenienza delle armi e se le stesse siano state utilizzate, in passato, per la commissione di reati. Il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza del soggetto dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.

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